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Hibatullah Akhundzada è il leader supremo dei talebani afghani |
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AFGHANISTAN: I TALEBANI ANNUNCIANO LA RIPRESA DELLE LAPIDAZIONI IN PUBBLICO DELLE ADULTERE
31 marzo 2024: Rivolgendosi alle democrazie occidentali, il leader supremo dei Talebani ha ribadito le dure politiche del gruppo nei confronti delle donne, in particolare la punizione per l'adulterio. In un messaggio vocale trasmesso il 23 marzo 2024 dai media controllati dai Talebani e tradotto da The Telegraph, il Mullah Hibatullah Akhundzada ha dichiarato: "Voi dite che è una violazione dei diritti delle donne quando le lapidiamo a morte. Ma presto applicheremo la punizione per adulterio. Frusteremo le donne in pubblico e le lapideremo in pubblico». Queste dichiarazioni mostrano l'intenzione dei Talebani di ritornare alle politiche estreme che hanno caratterizzato il loro governo in Afghanistan negli anni '90. Nonostante la condanna internazionale e gli appelli al rispetto dei diritti umani, in particolare dei diritti delle donne, i Talebani hanno continuato, e ora hanno confermato ufficialmente, il loro impegno verso queste pratiche brutali, afferma un servizio di Fox News. La comunità internazionale ha osservato con crescente allarme la ripresa delle esecuzioni capitali e delle esecuzioni pubbliche da parte dei Talebani, dal loro ritorno al potere nell’agosto 2021. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite del maggio 2023, 175 persone sono state condannate in base a queste misure brutali, di cui 37 alla lapidazione. Non è chiaro quanti dei condannati siano donne, afferma Fox News. In risposta alle critiche globali riguardanti la repressione dei diritti delle donne sotto il governo talebano, Akhundzada ha detto: "Tutto questo è contro la vostra democrazia, ma continueremo a farlo. Entrambi diciamo di difendere i diritti umani – noi lo facciamo come rappresentanti di Dio e voi del diavolo." Ha inoltre criticato il concetto occidentale di diritti delle donne, sostenendo che questi ultimi contraddicono la rigorosa interpretazione dei Talebani della legge islamica della Sharia. La comunità internazionale, in particolare le Nazioni Unite, ha esortato i Talebani ad aderire agli standard fondamentali dei diritti umani. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del leader talebano segnalano una continua sfida ai valori democratici e alle norme internazionali, in particolare per quanto riguarda i diritti delle donne. La ripresa di tali politiche rappresenta un significativo passo indietro per i diritti umani in Afghanistan, soprattutto per le donne che hanno visto le loro libertà drasticamente ridotte dopo la presa del potere da parte dei Talebani. Il messaggio di Akhundzada serve a ricordare bruscamente l'abisso ideologico e culturale che separa l'Afghanistan dei Talebani dai principi delle democrazie occidentali. (Fonti: Times of India, 27/03/2024, The Guardian, 28/03/2024)
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