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Il principe Mohammed bin Salman |
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ARABIA SAUDITA: SETTE GIUSTIZIATI PER TERRORISMO
28 febbraio 2024: L'Arabia Saudita ha giustiziato sette persone per reati di "terrorismo" il 27 febbraio 2024, hanno riferito i media statali, il numero più alto in un solo giorno da quando furono messi a morte 81 prigionieri nel marzo 2022. I sette erano stati condannati per "creazione e finanziamento di organizzazioni ed entità terroristiche", ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale saudita, citando il ministero degli Interni del Regno. L'Arabia Saudita, uno dei paesi più attivi al mondo nell'applicazione della pena capitale, ha giustiziato 29 persone quest'anno, secondo un conteggio tenuto dalla AFP sulla base degli annunci ufficiali, dopo averne giustiziate 170 nel 2023. Il Regno, noto per le decapitazioni, ha suscitato un’ondata di critiche da tutto il mondo con 81 esecuzioni in un solo giorno quasi due anni fa. La nazionalità dei sette giustiziati non è stata rivelata, ma i loro nomi e titoli indicano che sono sauditi. Erano stati condannati per "aver adottato un approccio terroristico che causa spargimenti di sangue, creato e finanziato organizzazioni ed entità terroristiche, e comunicato e trattato con loro con l'obiettivo di minare la sicurezza e la stabilità della società" e di mettere in pericolo la sicurezza nazionale, ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale. Il rapporto non fornisce ulteriori dettagli sulle accuse contro di loro. Nel 2022, l’Arabia Saudita ha giustiziato più persone di qualsiasi altro paese dopo Cina e Iran. Tra le persone giustiziate lo scorso anno figurano 33 persone accusate di crimini legati al terrorismo e due soldati condannati per tradimento. Nel mese di dicembre, il mese più mortifero del 2023, ci sono state 38 esecuzioni. Le autorità saudite ritengono che le esecuzioni siano necessarie per “mantenere l'ordine pubblico” e che siano compatibili con la loro interpretazione della Sharia, il codice di diritto islamico basato sugli insegnamenti del Corano. Gli attivisti sostengono che il continuo ricorso della pena capitale da parte di Riad danneggi gli sforzi del principe ereditario Mohammed bin Salman, sovrano di fatto, di trasformare il più grande esportatore di petrolio greggio del mondo in un centro commerciale e turistico. Le esecuzioni minano l’immagine di una società più aperta e tollerante che è al centro del programma di riforme Vision 2030 del Principe Mohammed, sostengono gli attivisti. (Fonte: AFP, 27/02/2024)
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