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Il tribunale penale di Dubai |
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EAU: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA EX FIDANZATA
16 gennaio 2024: Il tribunale penale di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha condannato a morte un uomo di origine araba per l'omicidio premeditato della sua fidanzata europea, ha riferito Gulf News il 16 gennaio 2024. L'omicidio, avvenuto nel luglio 2020, sarebbe avvenuto dopo che la vittima aveva cercato di porre fine alla loro relazione. Dopo l’omicidio, l’uomo avrebbe immediatamente contattato la polizia e un'ambulanza, per poi allontanarsi. La polizia ha prontamente avviato un’indagine, raccogliendo prove dalla scena del crimine. Il giovane, spinto dal desiderio di vendetta, pianificò meticolosamente l'omicidio. Secondo gli atti, l'imputato aveva seguito da vicino i movimenti della sua ex ragazza, dopo la loro rottura. La cattura dell'imputato e la successiva confessione hanno fatto luce sui motivi del gesto. L’imputato ha raccontato di avere una relazione con la vittima dal 2017. Tuttavia, aveva scoperto che la ragazza era in contatto su una piattaforma di social media con altre persone. Lei aveva espresso l'intenzione di porre fine alla loro relazione, ma il rifiuto dell'imputato lo ha portato a seguirla incessantemente. La vittima aveva precedentemente lasciato il Paese per sfuggire alle minacce e alle molestie dell'imputato. Tuttavia, dopo due anni, è tornata a Dubai per riprendere il suo lavoro. Fu allora che l'uomo la ritrovò, ed ebbero uno scontro. La vittima aveva chiesto un prestito di 55.000 Dirham all'imputato, che le aveva prestato 30.000 Dirham, nonostante le sue difficoltà finanziarie dovute a un licenziamento per negligenza e al suo continuo tentativo di recuperare il rapporto con la ragazza. La scoperta da parte dell'imputato dei contatti della vittima con un altro individuo ha ulteriormente messo a dura prova la loro relazione, provocando accese discussioni e la richiesta della vittima di porre fine alla loro storia. La donna avrebbe anche restituito l'importo preso in prestito per recidere tutti i legami con lui. Il giorno dell'omicidio, l'imputato ha tentato di contattare la vittima, ma lei non ha risposto. Spinto dalla rabbia, si sarebbe recato a casa di lei armato di coltello e altri strumenti che aveva acquistato per portare a termine il suo piano. L’omicidio avvenne sulle scale del palazzo. L'imputato inizialmente fuggì dalla scena, poi tornò, venendo scoperto da una guardia di sicurezza e da un altro testimone. Riuscì a fuggire temporaneamente ma alla fine fu arrestato vicino a un centro commerciale, in un altro emirato. Il tribunale penale di Dubai lo ha ritenuto colpevole di aver ucciso deliberatamente la vittima, avendo preparato una serie di strumenti, tra cui un coltello, una corda, un martello, un anello di plastica, un bastone e un nastro adesivo, tutti utilizzati nell'omicidio. L’imputato avrebbe seguito i movimenti della vittima, le ha teso un'imboscata e l'ha sottoposta a un’aggressione orribile e prolungata fino alla sua morte, ha detto il tribunale. (Fonte: Gulf News, 16/01/2024)
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