|
|
Il Ministro della Giustizia Ryuji Koizumi |
|
GIAPPONE: NESSUNA ESECUZIONE NEL 2023
30 dicembre 2023: Il Giappone nel 2023 non ha effettuato esecuzioni capitali, per la prima volta in tre anni. Attualmente sono 106 i prigionieri nel braccio della morte del Paese. Tre dei detenuti sono morti e tre condanne a morte sono diventate definitive quest'anno, secondo il Ministero della Giustizia. L'ultima esecuzione è avvenuta il 26 luglio 2022, quando Tomohiro Kato è stato giustiziato mediante impiccagione. Era stato condannato per aver ucciso sette persone, investendole o pugnalandole in attacchi casuali, nel quartiere Akihabara di Tokyo nel 2008. Yoshihisa Furukawa era ministro della Giustizia nel periodo dell'esecuzione di Kato. I suoi tre successori, incluso l'attuale ministro della Giustizia Ryuji Koizumi, entrato in carica a settembre, non hanno firmato alcun ordine di esecuzione. Secondo la legge di procedura penale, il ministro della Giustizia è tenuto, in linea di principio, a ordinare l'esecuzione entro sei mesi dalla conferma definitiva di una condanna a morte. Il periodo medio di reclusione per i condannati a morte è di circa 15 anni e due mesi, che costituisce il tempo necessario per rivedere le condanne a morte definitive e rispondere alle richieste di nuovi processi. (Fonte: THE ASAHI SHIMBUN, 29/12/2023)
|