GIORDANIA: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DI TASSISTA
14 gennaio 2018: Un tribunale penale giordano ha condannato a morte un uomo di 24 anni per aver derubato e ucciso un tassista a Madaba nel giugno 2012. Il tribunale ha anche condannato un uomo di 20 anni a 15 anni di carcere per complicità nell'omicidio premeditato e nella rapina del tassista ventisettenne. "Gli imputati sono restati immobili ascoltando il giudice che leggeva i verdetti", ha detto al The Jordan Times una fonte giudiziaria, che ha partecipato all'udienza. Entrambi gli uomini erano sotto processo con l'accusa di omicidio premeditato di un tassista, avvenuto nella zona di Wadi Heidan nel governatorato di Madaba, a 30 chilometri a sud ovest di Amman, il 20 giugno 2012. In base agli atti, gli imputati avrebbero complottato per uccidere l'autista del taxi perché "pensavano fosse un informatore delle autorità". "Gli imputati erano tossicodipendenti e credevano che la vittima stesse lavorando come informatore in incognito per le autorità e che le avesse informate della loro dipendenza", è scritto nei documenti del tribunale. Il giorno dell'omicidio, gli imputati avrebbero fermato la vittima e chiesto di essere portati in una zona remota. "Lungo la strada, gli hanno chiesto di fermarsi e dopo una breve discussione, l’imputato più grande ha estratto una pistola, la vittima ha tentato di fuggire ma è stata colpita a morte", secondo i documenti del tribunale. Gli imputati hanno poi trascinato il corpo per oltre 400 metri, seppellendolo sotto le rocce, preso il cellulare della vittima e se ne sarebbero andati. Il corpo è stato trovato quattro giorni dopo l'omicidio nella zona di Wadi Heidan, mentre il taxi è stato trovato in un'area deserta a Madaba due giorni dopo la scomparsa del tassista. I verdetti saranno automaticamente esaminati dalla Corte di Cassazione entro i prossimi 30 giorni. (Fonti: The Jordan Times, 15/01/2018)
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