ARKANSAS (USA): CASE FARMACEUTICHE CONTRARIE ALL’USO DEI LORO FARMACI NELLE INIEZIONI LETALI
14 aprile 2017: Le case farmaceutiche si uniscono all’azione legale dei condannati a morte per cercare di fermare le 7 esecuzioni previste in Arkansas tra il 17 e il 27 aprile. Fresenius Kabi USA, West-Ward Pharmaceuticals Corp, e Pfizer Inc. hanno ribadito oggi di essere contrarie a che i farmaci da loro prodotti vengano utilizzati per le iniezioni letali. La posizione non è nuova, ma torna di attualità oggi, dopo che Fresenius Kabi e West-Ward hanno sottoscritto una dichiarazione formale che è stata acclusa all’azione giudiziaria dei 7 condannati a morte che il governatore dell’Arkansas, Hutchinson, vorrebbe far giustiziare prima della scadenza, a fine aprile, del lotto di Midazolam in possesso dell’Amministrazione Penitenziaria. La Pfizer invece, indicata da un articolo della prestigiosa testata New Yorker come la produttrice del vecuronium bromide (in italiano bromuro di vecuronio o Norcuron) che l’Arkansas prevede di usare come secondo farmaco, interpellata dalla stampa ha detto di aver preso in considerazione l’ipotesi di azioni legali per obbligare lo stato a riconsegnare il farmaco acquisito irregolarmente, ma di ritenere che le azioni legali probabilmente non raggiungerebbero l’obiettivo in tempo. Pfizer ritiene di aver individuato nella McKesson Corp. (uno dei maggiori distributor di farmaci degli Usa, con base a San Francisco) l’intermediario che ha fornito il farmaco all’Arkansas, contravvenendo alle linee guida emanate da tempo dalla casa madre. McKesson, interpellata a sua volta dalla stampa, ha detto di essere stata tratta in inganno dall’Amministrazione Penitenziaria, che nella richiesta di acquisto non ha fatto cenno alle esecuzioni ed anzi ha mentito intenzionalmente dicendo che sarebbe stato utilizzato “per uso medico”. Sia Pfizer che McKesson hanno detto alla stampa di aver già chiesto la restituzione del farmaco, ma finora senza risposta, e di stare considerando a largo spettro azioni legali contro l’amministrazione penitenziaria dell’Arkansas. Nell’azione legale intentata dai condannati a morte davanti a un giudice federale invece, Fresenius Kabi USA, che si ritiene sia la produttrice del Cloruro di Potassio acquistato dall’Arkansas (il 3° farmaco) sostiene che dopo accurate controlli può escludere che il farmaco sia stato acquistate seguendo vie legali. Il portavoce della società, Matt Kuhn, ha detto che sicuramente il farmaco è passato attraverso un intermediatore non autorizzato, e che quando i farmaci prendono strade del genere non può esserci garanzia del loro buon funzionamento perché magari sono stati trasportati o immagazzinati senza rispettare le procedure, o per altri problemi. Un portavoce di Hikma, la casa madre della West-Ward che avrebbe prodotto ilo Midazolam in possesso dell’Arkansas, ha detto di aver chiesto più volte, sempre senza successo, chiarimenti all’amministrazione penitenziaria, e anche la restituzione del farmaco. La prossima udienza davanti al giudice federale è fissata per venerdì 14 aprile. (Fonti: bloomberg.com, news.sky.com, 14/04/2017)
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