INDIA: CINQUE CONDANNE ALL’IMPICCAGIONE PER L’ATTENTATO A HYDERABAD
19 dicembre 2016: un tribunale speciale dell’Agenzia Nazionale di Investigazione indiana ha condannato a morte il fondatore dei fuorilegge Mujahideen indiani Yasin Bhatkal e altri quattro per le esplosioni a Hyderabad di tre anni fa, che uccisero 19 persone e ne ferirono 130.
I cinque militanti - Yasin Bhatkal alias Mohammad Ahmed Siddibappa, Asadullah Akthar alias Haddi, il cittadino pakistano Zia Ur Rehman, Mohammad Tahseen Akhtar alias Monu e Ajaz Shaikh erano stati giudicati colpevoli da un tribunale speciale della NIA il 13 dicembre.
Il primo imputato nel caso – il fratello di Yasin, Riyaz Bhatkal alias Shah Riyaz Ahmad Mohammed Ismail Shahbandari – è latitante e si nasconderebbe in Pakistan. "Il tribunale della NIA ha ritenuto che il caso delle due esplosioni rientri nella categoria dei più rari tra i crimini rari, per cui tutti e cinque gli imputati sono condannati a morte", ha detto ai giornalisti un funzionario dell’agenzia.
Si tratta della prima condanna di appartenenti al gruppo terroristico che è accusato di una serie di esplosioni, comprese quelle del 2008 a Delhi, del 2010 a Varanasi e del 2010 a Pune.
Una copia della sentenza verrà inviata all’Alta Corte di Hyderabad per confermare la sentenza. "Ai condannati sarà data la possibilità di presentare ricorso alla Corte Suprema," ha aggiunto il funzionario della NIA. (Fonti: Hindustan Times, 19/12/2016)
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