IRAQ: 11 GIUSTIZIATI DALL’ISIS PER SPIONAGGIO
8 luglio 2016: lo Stato Islamico (ISIS) ha giustiziato 6 propri combattenti e 5 membri di tribù sunnite in Iraq con l'accusa di spionaggio.
Diverse agenzie di stampa in Iraq hanno riportato che Daesh (ISIS) ha decapitato 6 dei propri combattenti a Mosul il 6 luglio con l'accusa di 'tradimento' dopo averli accusati di rivelazione di informazioni cruciali a beneficio della coalizione guidata dagli Usa nel nord dell'Iraq. I sei sarebbero stati interrogati da comandanti dell’ISIS prima di essere condannati dal tribunale della Sharia di Mosul.
Il 7 luglio, delle foto presumibilmente pubblicate da militanti ISIS di Azim, circa 80 miglia a nord di Baghdad, hanno testimoniato l’esecuzione di 5 membri di tribù sunnite. Erano accusati di sostenere le Forze di Mobilitazione Popolare, organizzazione sponsorizzata dallo Stato iracheno che comprende circa 40 tra milizie sciite, yazide, cristiane e alcune brigate sunnite.
Il resoconto non è stato verificato in modo indipendente da IBTimes UK, tuttavia ARA News ha citato un attivista di nome Abdullah al-Malla che ha riportato le parole di un capo dell’ISIS: "La leadership ISIS sospettava che membri di al-Hisba avessero trasmesso informazioni riservate alla coalizione occidentale - i cui attacchi aerei hanno recentemente ucciso importanti elementi jihadisti.
"Dopo l'interrogatorio, il tribunale della Sharia di Mosul ha ordinato di giustiziare pubblicamente i 6 sospetti. I 6 jihadisti sono stati decapitati di fronte a decine di membri ISIS nel centro di Mosul", ha aggiunto al-Malla. (Fonti: ibtimes.co.uk, July 8, 2016)
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