UGANDA: INIZIATIVA DEL GOVERNO SULLA PENA CAPITALE
20 aprile 2016: il governo dell'Uganda sta tardivamente cercando di controllare un disegno di legge che mira a modificare quattro leggi con riferimento alla pena di morte, sostituendola con l'ergastolo.
Comparendo dinanzi alla Commissione Affari Legali il 14 aprile, il procuratore generale Fred Ruhindi ha proposto che il disegno di legge presentato dalla parlamentare Alice Alaso, del distretto di Serere, confluisca nelle proposte del governo elaborate dalla Commissione per la Riforma della Legge.
"La nostra Costituzione parla di pena di morte. La gente ha detto che la pena di morte deve essere mantenuta. Si tratta di questioni gravi che hanno bisogno di una attenta revisione e analisi. La Commissione sta lavorando su questo disegno di legge ed io ho consigliato i membri del parlamento ... credo siano d'accordo con me che io prendo in considerazione la proposta che hanno fatto ", ha detto Ruhindi.
Alcuni deputati sostengono che la mossa dell’esecutivo porterà probabilmente variazioni, come l'introduzione della libertà condizionale, che il disegno di legge nella sua forma attuale non prevede. L’Uganda ha confermato la pena di morte per tutti i reati capitali.
"Ci siamo adeguati ai principi della sentenza della Corte Suprema, quindi vogliamo il cambiamento di tutte le disposizioni che nei nostri codici prescrivono la pena di morte ", ha detto il parlamentare Hamson Obua.
Il disegno di legge emendativo del 2015, presentato dalla Alaso nel novembre dello scorso anno, propone l’ergastolo per crimini come omicidio, stupro, rapina aggravata, stupro aggravato e terrorismo.
Se approvato nella formulazione attuale, il disegno di legge modificherebbe le disposizioni della Legge Antiterrorismo del 2002, il capitolo 120 del codice penale, la Legge sulle Forze di Difesa del Popolo del 2005 e il capitolo 23 della Legge su Imputazioni e Processi. Tutte queste leggi prevedono la pena di morte obbligatoria per le persone riconosciute colpevoli.
La decisione della Corte Suprema ha fatto sì che tutti i detenuti del braccio della morte che non siano stati giustiziati entro tre anni dalla conferma della sentenza da parte della Corte Suprema abbiano ricevuto la commutazione in ergastolo.
Inoltre, i condannati hanno avuto la possibilità di mitigare la sentenza davanti ad un giudice dell'Alta Corte.
L’African Prisons Project e il Centro Studi sulla Pena Capitale, poco dopo la decisione della Corte Suprema, hanno cominciato ad informare i detenuti su come attenuare le loro sentenze.
Tuttavia, dalla sentenza della Corte, il governo non ha intrapreso alcuna azione per rivedere le leggi e rimuovere le incongruenze. (Fonti: ALLAFRICA, 20/04/2016)
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