TRINIDAD: PRIVY COUNCIL RIFIUTA DUE COMMUTAZIONI
16 luglio 2015: per la prima volta in 22 anni, il Comitato Giudiziario del Privy Council (JCPC), con una decisione presa a maggioranza, si è rifiutato di commutare le condanne a morte inflitte a due uomini di Trinidad condannati a morte nel 2008 da un giudice dell’Alta Corte di Port of Spain.
Lord Toulsen, che ha scritto la sentenza di 30 pagine, ha detto che l’appello è stato rigettato fondamentalmente perché i ricorrenti, Timothy Hunte e Shazad Khan, quando hanno fatto ricorso alla Corte d’Appello locale che poi l’ha respinto, non hanno sollevato la questione della costituzionalità della pena e, quindi, non poteva essere sollevata come una questione nuova al JCPC.
Anche se il Consiglio aveva deciso in casi precedenti su appelli in cui la questione non era stata sollevata presso la Corte d'Appello locale, Lord Toulsen ha detto che quelle sentenze erano sbagliate e che il Consiglio doveva discostarsene.
Secondo il noto principio stabilito nel 1993 dal Comitato Giudiziario del Privy Council nel caso Pratt e Morgan, le persone condannate a morte non possono essere legalmente giustiziate dopo aver passato più di cinque anni nel braccio della morte. Da allora, il JCPC ha commutato in ergastolo le condanne capitali inflitte a centinaia di persone sulla base di questo principio. (Fonti: trinidadexpress.com, 17/07/2015)
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