PAKISTAN: EX PRESIDENTE ZARDARI SOSTIENE MORATORIA DELLE ESECUZIONI
5 ottobre 2013: l’ex presidente pakistano Asif Ali Zardari ha accolto con favore la decisione del governo di continuare con la politica del governo precedente sulla moratoria informale delle esecuzioni capitali, auspicando una revisione completa della pena di morte nel Paese alla luce delle condizioni oggettive prevalenti da una parte e degli obblighi religiosi dall'altra.
Il portavoce di Zardari, senatore Farhatullah Babar, ha detto che l'ex presidente ha preso atto con soddisfazione che nel decidere di continuare con la politica della moratoria, il governo non è stato scoraggiato dal solito riflesso di respingere ogni politica concepita da un precedente governo, indipendentemente dal merito.
"Proseguire le politiche ragionevoli dei predecessori è un segno di saggezza e di maturità politica che deve essere incoraggiato e accolto", ha detto il portavoce, riportando le parole dell’ex presidente.
Zardari ha ricordato che nei suoi discorsi alle sessioni congiunte del Parlamento aveva invitato più volte alla razionalità nel decidere se proseguire o interrompere le politiche dei governi precedenti, al fine di continuare le buone politiche nell'interesse nazionale.
Babar ha ricordato che il Pakistan ha firmato e ratificato una serie di accordi internazionali che obbligano il Paese ad accettare le norme internazionali sui diritti umani.
Il secondo protocollo della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici ( ICCPR) firmato dal Pakistan chiede l'abolizione della pena di morte e non può essere ignorato per troppo tempo, ha aggiunto. (Fonti: NNI, 05/10/2013)
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