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Il presidente siriano Bashar al-Assad |
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SIRIA: BASHAR AL-ASSAD CONCEDE AMNISTIA
23 ottobre 2012: il presidente siriano Bashar al-Assad ha promulgato il decreto legislativo No. 71 del 2012, concedendo un’amnistia generale per i crimini commessi prima del 23 ottobre 2012.
Il decreto sostituisce la condanna a morte con l’ergastolo ai lavori forzati o lunghe pene detentive, a seconda del reato commesso.
Inoltre commuta l’ergastolo ai lavori forzati in 20 anni di detenzione con lavori forzati, e l’ergastolo semplice con 20 anni di detenzione.
Sarà liberato chi soffre di malattie incurabili e chi ha già compiuto 70 anni alla data della promulgazione del decreto.
Restano invece fuori dal decreto i reati di traffico di armi e di droga.
Il decreto non include i latitanti, a meno che non si consegnino entro 30 giorni.
Il ministro della Giustizia, Najm Ahmad al-Ahmad, ha descritto il decreto all’agenzia SANA come “il più inclusivo” nella storia della Repubblica Araba di Siria, sostenendo che esso arriva in una cornice di tolleranza sociale, unità nazionale e coesistenza.
Il Ministro ha sottolineato che la promulgazione del decreto giunge alla vigilia dell’Eid al-Adha, definendolo come parte di una serie di decreti annunciati in diverse occasioni dal presidente Bashhar al-Assad.
Per il Ministro, il decreto concede un’opportunità a fuggitivi e ricercati di risolvere le proprie situazioni, consentendo loro di rientrare nella società con un nuovo spirito, per contribuire alla costruzione della patria, consolidare l’unità nazionale e accrescere sicurezza sociale e stabilità.
Da parte sua, l’opposizione siriana ha bollato il decreto come mistificatorio, ha riportato l’agenzia Dpa.
“Non si tratta di una vera amnistia. Per ogni 100 prigionieri rilasciati, al-Assad ne imprigiona altri 500”, ha dichiarato alla stessa agenzia Rami Abdul-Rahman, capo dell’Osservatorio Siriano sui Diritti Umani. (Fonti: SANA, 23/10/2012)
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