CINA: GIUSTIZIATO PER VENDITA ILLEGALE ANTICHITA'
19 novembre 2010: E' stata eseguita oggi la condanna a morte di un funzionario cinese riconosciuto colpevole della vendita' illegale di centinaia di oggetti artistici provenienti dalla residenza estiva della dinastia imperiale Quing (1644-1911). Lo riferiscono i media cinesi.
L'uomo, Li Haitao, era il responsabile della sicurezza delle antichita' custodite a Waibaimiao, nella residenza estiva imperiale di Chengde, nella provincia settentrionale cinese di Heibei. Nel 2004 era stato riconosciuto colpevole di aver sottratto 259 opere fra il 1993 e il 2002 e di averne gia' vendute 152 per un totale di 554.000 dollari.
La condanna a morte e' stata poi ratificata dalla Corte Suprema del Popolo. Altri tre complici sono stati condannati a pene comprese fra i due e i sette anni di carcere, sempre nel 2004. Il furto e' stato scoperto quando due oggetti sono stati messi all'asta a Hong Kong, nel 2002. (Fonti: Adn, DPA, 19/11/2010)
|