UGANDA: CONDANNA CAPITALE CONFERMATA IN APPELLO
1 settembre 2010: la Corte d’Appello ugandese ha confermato la condanna a morte di un uomo riconosciuto colpevole dell’omicidio di suo nonno.
Si tratta di Ronald Seruyange, 27 anni, che secondo i tre giudici della Corte, presieduta dal giudice George Engwau, avrebbe avvelenato suo nonno Erick Mafuta, nel distretto di Rakai.
Seruyange, reo confesso, aveva presentato appello contro la condanna a morte, che ritiene essere eccessiva.
Per l’imputato, il giudice non ha valutato bene le circostanze, negando la possibilità di attenuare la sentenza.
Secondo l’Alta Corte togliere la vita ad un essere umano è uno sbaglio che non può essere né riparato né perdonato, e che merita solo la grave punizione della morte.
Seruyange è stato condannato a morte nel 2003 dal giudice Mwangushya dell’Alta Corte di Masaka. (Fonti: UGpulse.com, 01/09/2010)
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