INDIA: CORTE SUPREMA CONFERMA CONDANNA CAPITALE
22 aprile 2009: la Corte Suprema indiana ha confermato la condanna a morte di un uomo, riconoscendolo colpevole di sei “omicidi a sangue freddo”.
Secondo l’accusa, M.A. Antony, alias Antappan, originario dello stato indiano del Kerala, avrebbe ucciso sei membri di una stessa famiglia a scopo di rapina, per realizzare il suo sogno di partire per l’Arabia Saudita in cerca di un futuro migliore.
Per i giudici della Corte Suprema Arijit Pasayat e Lokeshwar Singh Panta “Si tratta di omicidi commessi a sangue freddo, pianificati e realizzati con precisione. Inoltre l’imputato, prima di allontanarsi dalla scena dei crimini, si è accertato che nelle vittime non vi fosse più alcuna traccia di vita”.
In origine la condanna a morte è stata pronunciata dal tribunale distrettuale di Ernakulam, uno dei 14 distretti in cui è diviso lo stato meridionale del Kerala, in seguito confermata dall’Alta Corte dello Stato.
I sei omicidi sarebbero stati commessi nella notte tra il 26 e 27 gennaio 2001. (Fonti: Thaindian.com, 23/04/2009)
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