PENA DI MORTE. PARLAMENTO UE APPROVA RISOLUZIONE SU MORATORIA
1 febbraio 2007: il Parlamento europeo ha approvato a stragrande maggioranza una risoluzione favorevole alla moratoria universale sulla pena di morte. Con 591 voti a favore, 45 contrari e 31 astenuti, l’Europarlamento, riunito nella 'minisessione' plenaria di Bruxelles, chiede di riaprire il dibattito su quest'argomento durante la sessione in corso dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il documento approvato appoggia apertamente le iniziative del governo e del parlamento italiani volte a presentare la risoluzione all'Assemblea generale Onu, chiedendo che sia applicata "immediatamente e senza condizioni" una moratoria universale sulle esecuzioni, nell'auspicio che si arrivi all'abolizione della pena di morte in tutto il mondo.
A seguito dell’approvazione del documento, gli eurodeputati italiani dell'Unione hanno diffuso la seguente nota: "L'Unione saluta l'approvazione unanime della risoluzione sulla moratoria delle esecuzioni capitali da parte del Parlamento Europeo che, tra l'altro, sostiene apertamente le iniziative del governo e del parlamento italiani volte a presentare all'Assemblea generale in corso a New York una risoluzione che sospenda le esecuzioni capitali". "L'Unione rilancia il grande significato politico di questo documento nei confronti di tutti i governi membri dell'Ue affinché sostengano la proposta di far approvare subito dall'Assemblea Generale dell'Onu, dove esistono tutte le condizioni per vincere, la risoluzione pro moratoria ed invita il prossimo Congresso mondiale contro la pena di morte di Parigi ad impegnarsi e mobilitarsi per assicurare successo a questa campagna che conta nel mondo sul sostegno ampio di istituzioni, governi ed opinione pubblica. Tocca anche alla Presidenza tedesca dell'Ue prendere adesso le iniziative opportune perché l'Europa parli con "una sola voce" su questo tema e aggreghi attorno ad una risoluzione Onu sulla moratoria il più grande numero di governi".
Per gli europarlamentari radicali Marco Pannella e Marco Cappato “e' arrivato il momento per l'Ue e i suoi stati membri di agire con coraggio”. “Non bisogna permettere che prevalga l’obiettiva alleanza tra chi sembra ormai soggiacere, da complice e non piu' da alleato, a torbidi ricatti di Baghdad e quegli abolizionisti che inventano la falsa alternativa tra moratoria e abolizione”, continuano i due parlamentari europei. “L'Unione europea - aggiungono - deve smettere di aver paura di vincere. Negli ultimi giorni alcuni paesi europei come la Gran Bretagna si erano attivati per impedire la presentazione di una risoluzione in Assemblea generale, ottenendo segnali contraddittori e preoccupanti anche da parte della stessa presidenza tedesca e della Commissione europea”. (Fonti: Apcom, 9Colonne, Ansa, 01/02/2007)
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