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Adrian O. Robinson in una foto d’archivio dell’Fbi |
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GEORGIA. EVITA CONDANNA A MORTE MA NON SETTE ERGASTOLI
1 luglio 2005: il giudice Bobby Peters, della Harris County Superior Court, ha accolto la dichiarazione di colpevolezza (guilty plea) di Adrian O. Robinson, e lo ha condannato a due ergastoli senza condizionale, più altri cinque ergastoli e 106 anni da scontare consecutivamente. In Georgia Robinson è accusato di aver ucciso il proprio padre, e di aver rapito due suore, una delle quali è stata decapitata due giorni dopo in Virginia.
Padre Ronnie Madden, il parroco della “Christ the King Catholic Church” da cui erano state rapite suor Philomena Fogarty, 68 anni, la vittima, e suor Lucie Kristofik, che era riuscita a fuggire e ad avvertire la polizia, ha ringraziato la pubblica accusa per aver accettato l’accordo senza chiedere la condanna a morte dell’imputato. “Da oggi inizierà il lungo percorso di perdono”, ha commentato padre Madden.
Anche i parenti dell’altra vittima di Robinson si erano detti contrari alla condanna a morte, sostenendo che il giovane sia malato di mente. Robinson, prima di rapire le suore, il 23 marzo 2003, avrebbe sparato 16 colpi al proprio padre, Henry Robinson Jr., colpendolo 15 volte in testa. Il fratello del padre, Edward Robinson, durante l’udienza si è rivolto al nipote dicendo: “Ti voglio bene, ti perdono, e voglio che tu lo sappia”.
Robinson, 27 anni, è stato condannato all’ergastolo anche in Virginia, dove nel giugno 2003 si era dichiarato colpevole dell’omicidio della suora. Per la legge della Virginia, Robinson non otterrà mai la libertà condizionale. Per un accordo tra i governatori dei due stati, Robinson sconterà la pena in Virginia. (Fonti: Associated Press, 02/07/2005)
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