![Ethel e Julius Rosenberg (1951) Ethel e Julius Rosenberg (1951)](/immagini/2016/12/20318207_sub1.jpg) |
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Ethel e Julius Rosenberg (1951) |
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USA: CAMPAGNA PER RICONOSCERE L’INNOCENZA DI ETHEL ROSENBERG, GIUSTIZIATA NEL 1953
13 dicembre 2016: Michael Dukakis chiede ad Obama di riconoscere post mortem l’innocenza di Ethel Rosenberg. Dukakis, che è stato Governatore del Massachusetts per tre mandati (dal 1975 al 1979 e dal 1983 al 1991), nel 1977 si fece promotore di una iniziativa per proclamare l’innocenza di Sacco e Vanzetti, i due anarchici di origine italiana giustiziati nel 1927 per un omicidio a scopo di rapina.
Trattandosi di casi federali, un Governatore non ha un potere formale di grazia.
Nel caso di Sacco e Vanzetti alla “dichiarazione” del Governatore non fece seguito nessun atto formale da parte del capo della giustizia federale, ossia il Presidente.
Ethel e Julius Rosemberg erano due ebrei di fede comunista condannati a morte e giustiziati nel 1953 con l’accusa di aver passato all’Unione Sovietica informazioni utili per la costruzione della bomba atomica. Da allora diversi esperti sostengono che solo il marito fosse effettivamente una spia sovietica, e che la moglie, seppure consapevole dell’attività spionistica del marito, non era una spia effettiva.
Secondo questa impostazione, ampiamente condivisa, le accuse contro la moglie furono mosse allo scopo principale di indurre il marito alla collaborazione.
I due figli della coppia, Robert e Michael Meeropol (il cognome è della famiglia che li adottò dopo l’esecuzione dei genitori), che oggi hanno rispettivamente 69 e 73 anni, hanno avanzato una richiesta formale al Dipartimento di Giustizia e, seguendo la via gerarchica, al Presidente Obama, perché venga riconosciuta formalmente l’innocenza della loro madre.
La richiesta è appoggiata, oltre che da Dukakis, anche da un membro del Congresso, Jim McGovern (Democratico), dal regista Michael Moore, da 13 membri del Consiglio Comunale di New York, e da 45.000 firme raccolte con una petizione online dalla fondazione Rosenberg Fund for Children.
In una intervista il mese scorso, Robert Meeropol ha detto di non volere una grazia per la madre, e la grazia si dà anche alle persone colpevoli. Ad Obama viene chiesta una dichiarazione di “effettiva innocenza”, una dichiarazione che Ethel Rosenberg fu erroneamente condannata, ed erroneamente giustiziata.
Nel 2008 i fratelli Meeropol riconobbero il ruolo di spia del padre, ma insistono che non sia stato lui a trasmettere i segreti nucleari all’Urss. La loro presa di posizione nasce dalle ammissioni di Morton Sobell, che nel settembre 2008, all’età di 91 anni, in una intervista al New York Times raccontò alcuni particolari dell’attività spionistica da lui prestata in favore dell’Urss sin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Sobell, che era stato arrestato assieme ai coniugi Rosemberg e nel processo era stato condannato a 18 anni scontati poi ad Alcatraz, ha ammesso che Rosemberg fosse una spia, ma secondo Sobell i documenti che aveva passato all’Urss non erano quelli per i quali era stato condannato a morte. (Fonti: masslive.com, 13/12/2016)
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