Wu è stato arrestato nel settembre 2023 (CNA foto)

TAIWAN: CONDANNATO A MORTE PER GLI OMICIDI DEI VICINI RUMOROSI

10 marzo 2025:

Un uomo è stato condannato a morte a Taiwan il 10 marzo 2025 dopo essere stato riconosciuto colpevole degli omicidi di due coniugi, commessi nel 2023.
Il tribunale distrettuale di Kaohsiung ha emesso la condanna capitale nei confronti di un uomo di cognome Wu, per aver accoltellato a morte la coppia in un appartamento al piano superiore poiché, a suo dire, faceva troppo rumore.
Secondo i pubblici ministeri, Wu, 63 anni, era un residente del distretto Lingya di Kaohsiung all’epoca degli omicidi, nel settembre 2023.
La mattina del 15 settembre, Wu sarebbe entrato nell'appartamento dei suoi vicini al piano superiore accoltellando ripetutamente una donna di 35 anni di cognome Tsai nel soggiorno, che si preparava a portare i suoi due bambini a scuola.
Davanti ai bambini, Wu sarebbe poi entrato in una camera da letto, accoltellando il marito 36enne di Tsai, di cognome Lo, mentre dormiva.
Sia Tsai che Lo sono morti sulla scena del crimine, hanno affermato i pubblici ministeri.
Dopo aver commesso gli omicidi, Wu è tornato a casa per cambiarsi e poi si è recato sul lato di Kaohsiung del ponte Wanda, che attraversa il fiume Gaoping unendo Kaohsiung a Pingtung, e si è sbarazzato degli abiti insanguinati e dell'arma del delitto.
È stato poi rintracciato nel distretto Fangliao di Pingtung, dove è stato arrestato.
Avrebbe ammesso gli omicidi dopo che la polizia lo ha circondato, mentre era sulla sua motocicletta.
Dopo essere stato consegnato ai procuratori, tuttavia, Wu si è più volte rifiutato di parlare durante l'interrogatorio. Ha anche negato di aver commesso gli omicidi durante il procedimento giudiziario, il mese scorso.
Nella sentenza del 10 marzo, il tribunale distrettuale ha condannato Wu a morte, come richiesto dai procuratori, affermando che l’imputato aveva il pieno controllo delle sue facoltà mentali e che ha commesso gli omicidi in modo premeditato.
Il verdetto può essere impugnato.
Alla fine di gennaio, c'erano 36 prigionieri nel braccio della morte a Taiwan.