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Il principe Mohammed bin Salman |
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ARABIA SAUDITA: SONO PIÙ DI 100 GLI STRANIERI GIUSTIZIATI FINORA NEL 2024
18 novembre 2024: L'Arabia Saudita ha giustiziato più di 100 stranieri finora quest'anno, segnando un forte aumento che un gruppo per i diritti umani ha definito senza precedenti, ha riportato l’agenzia AFP il 17 novembre 2024. L'ultima esecuzione, avvenuta il 16 novembre nella regione sud-occidentale di Najran, ha riguardato un cittadino yemenita condannato per traffico di droga nel Regno, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale saudita. Il numero di stranieri giustiziati finora nel 2024 giunge così a 101, secondo i resoconti dei media statali. Si tratta di quasi il triplo delle cifre relative a 2023 e 2022, quando le autorità saudite hanno giustiziato 34 stranieri ogni anno. L'Organizzazione Europeo-Saudita per i Diritti Umani (ESOHR), con sede a Berlino, ha affermato che le esecuzioni di quest'anno hanno già battuto un record. "Questo è il numero più alto di esecuzioni di stranieri in un anno. L'Arabia Saudita non aveva mai giustiziato 100 stranieri in un anno", ha affermato Taha al-Hajji, dirigente del gruppo. L'Arabia Saudita affronta continue critiche per il suo uso della pena di morte, che i gruppi per i diritti umani condannano come eccessivo e non in linea con gli sforzi per migliorare la propria immagine e accogliere turisti e investitori internazionali. Il Regno ha giustiziato il terzo numero più alto di prigionieri al mondo dopo Cina e Iran nel 2023, secondo Amnesty International. A settembre, l'Arabia Saudita ha raggiunto il suo numero più alto di esecuzioni in più di tre decenni, superando i suoi record precedenti di 196 nel 2022 e 192 nel 1995. Da settembre in poi le esecuzioni sono continuate a ritmo sostenuto, raggiungendo il numero di 274 il 17 novembre. Gli stranieri giustiziati quest'anno includono 21 dal Pakistan, 20 dallo Yemen, 14 dalla Siria, 10 dalla Nigeria, nove dall'Egitto, otto dalla Giordania e sette dall'Etiopia. Ce ne sono stati anche tre ciascuno da Sudan, India e Afghanistan e uno ciascuno da Sri Lanka, Eritrea e Filippine. Nel 2022 il Regno ha messo fine a una moratoria di tre anni sulle esecuzioni per reati di droga e proprio le esecuzioni legate a questo tipo di reato hanno fatto aumentare i numeri quest’anno. Sono 92 le esecuzioni per reati di droga praticate finora nel 2024, 69 delle quali di stranieri. Diplomatici e attivisti affermano che agli imputati stranieri di solito vengono maggiormente negati processi equi, incluso il diritto di accesso ai documenti del processo. Gli stranieri "sono il gruppo più vulnerabile", ha affermato Hajji dell'ESOHR. Non solo sono spesso "vittime di grandi trafficanti di droga", ma anche "sottoposti a una serie di violazioni dal momento del loro arresto fino alla loro esecuzione", ha detto. L'Arabia Saudita è nota per la decapitazione dei condannati a morte, sebbene le dichiarazioni ufficiali tendano a non precisare il metodo di esecuzione. Il numero costantemente elevato di esecuzioni smentisce le dichiarazioni del sovrano de facto dell’Arabia Saudita, il principe ereditario Mohammed bin Salman, che nel 2022 ha dichiarato a “The Atlantic” che il Regno aveva eliminato la pena di morte ad eccezione dei casi di omicidio o nel caso in cui un individuo abbia rappresentato una minaccia per molte vite. (Fonte: AFP, 17/11/2024)
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