Al quattordicesimo giorno di manifestazioni in Iran, si contano 50 morti ed oltre 3000 persone arrestate.
Un detenuto è stato impiccato nel carcere centrale di Qazvin, in Iran, ha reso noto il Procuratore Pubblico della città, riportato dall’agenzia di stampa statale Rokna.
Due recenti pubblicazioni raccolgono una serie di dichiarazioni di familiari di vittime che inizialmente ritenevano che avrebbero tratto giovamento psicologico dalla condanna a morte degli imputati, ma in seguito hanno cambiato idea.
Un detenuto è stato impiccato in pubblico a Salmas, nella provincia iraniana dell’Azerbaijan Ovest, ha riportato l’agenzia di stampa statale Rokna.
Un tribunale speciale di Dhaka ha condannato a morte due persone di Moulvibazar e all’ergastolo altri tre imputati per aver commesso crimini durante la Guerra di Liberazione del 1971.
Un’Alta Corte di Lagos, riunitasi a Ikeja, ha condannato all’impiccagione l’imputato Mutiu Oyedeji, riconosciuto colpevole di rapina a mano armata.
Ali Larijani, presidente del parlamento iraniano, ha dichiarato che vanno rivisti tutti i casi in cui persone sono state condannate a morte in Iran per reati legati alla droga.
La più alta corte d'appello militare del Bahrain ha confermato una condanna a morte per la prima volta da quando è stata istituita sette anni fa.
Un tribunale egiziano ha raccomandato l'esecuzione di 13 imputati, tra cui otto egiziani e cinque yemeniti, per traffico di droga, ha riferito l'agenzia di stampa statale MENA.
La conferenza stampa si svolgerà mercoledì 10 gennaio h. 12 presso la sede del Partito Radicale in via di Torre Argentina 76, Roma
L’Alta Corte di Kabwe, nello Zambia, ha condannato all’impiccagione tre uomini dopo averli riconosciuti colpevoli dell’omicidio della zia.
Due prigionieri sono stati impiccati nella prigione di Sari (capoluogo della provincia di Mazandaran, nel nord dell'Iran).
Alla c.a. di Volker Turk - Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e Mai Sato - Special Rapporteur sulla situazione dei diritti umani in Iran