09 Giugno 2021 :
IHR ritiene i leader della Repubblica islamica responsabili della morte del prigioniero politico Sasan Niknafas
L'attivista civile Sasan Niknafas è morto durante la detenzione nel Penitenziario Maggiore di Teheran (Greater Tehran Penitentiary) a causa della negligenza delle autorità carcerarie e giudiziarie. Niknafas, a causa di molteplici malattie, era inadatto alla detenzione, ma nonostante le ripetute richieste, le autorità giudiziarie avevano rifiutato il suo rilascio. La sua morte segue quella di Behnam Mahjoubi, il derviscio Gonabadi morto in circostanze simili il 21 febbraio (vedi NtC 22/02/2021).
Iran Human Rights considera la privazione delle cure mediche e la negligenza nei confronti dei prigionieri politici e dei difensori dei diritti umani un atto deliberato da parte delle autorità giudiziarie, che devono quindi essere considerati direttamente responsabili delle morti in custodia.
“Ebrahim Raisi, il capo della magistratura, e Ali Khamenei, il leader supremo, sono responsabili dell'arresto, della tortura, dei maltrattamenti e della morte dei prigionieri politici in custodia. Abbiamo ripetutamente invitato la comunità internazionale, soprattutto dopo la morte di Behnam Mahjoubi, a prestare un'attenzione più profonda e seria al problema della tortura e delle morti in carcere in Iran. I funzionari della Repubblica islamica devono essere ritenuti responsabili della morte di Sasan Niknafas", ha affermato Mahmood Amiry-Moghaddam, direttore di Iran Human Rights.
Nel dicembre 2019 Sasan Niknafas era stato condannato a cinque anni di reclusione per “assemblea e collusione contro il sistema”, un anno per “propaganda contro il sistema” e due anni per “insulto al leader”, per post critici su Instagram e per aver scritto slogan sulle banconote. La condanna era stata emessa dal giudice Salavati della 15a sezione del Tribunale rivoluzionario di Teheran. La sua sentenza era stata confermata il 27 aprile 2020, dalla 36a sezione della Corte d'appello di Teheran presieduta dal giudice Zargar.
È stato arrestato il 27 luglio 2020 e trasferito nel Penitenziario Maggiore di Teheran. Sasan soffriva di diabete, epilessia e depressione. Il suo avvocato aveva tentato più volte di farlo rilasciare per motivi medici, sempre senza successo.
Behnam Mahjoubi era stato dichiarato inadatto a scontare la sua pena dai medici, ma anche nel suo caso i funzionari giudiziari si erano rifiutati di rilasciarlo. È morto all'ospedale Loghman il 21 febbraio, dopo essere stato trasferito dalla prigione di Evin il 13 febbraio. Iran Human Rights chiede alla comunità internazionale e alle organizzazioni per i diritti umani di reagire alla tortura e ai maltrattamenti e alla morte dei prigionieri in carcere in Iran.
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