Un corriere della droga malese che era sfuggito alla forca lo scorso anno dopo che l’Alta Corte aveva ridotto la sua accusa, è stato condannato il 25 ottobre 2018 alla pena di morte dopo che la Corte d'appello ha annullato la decisione precedente.

L'Alta corte del Madhya Pradesh il 26 ottobre 2018 ha commutato in 20 anni di carcere duro la condanna a morte di un conducente di risciò che è stato accusato di aver penetrato una bambina di quattro anni con un dito, dopo un processo di cinque giorni.

Un uomo asiatico ha presentato appello contro la sua condanna a morte dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver ucciso il suo vicino e aver tentato di violentare sua moglie, khaleejtimes ha riportato il 25 ottobre 2018.

Un giardiniere è stato condannato a morte il 26 ottobre 2018 in Kenya per l'omicidio del cittadino olandese Jacobus Van Der Goes nella sua residenza a Nyali, nella contea di Mombasa.

Due uomini sono stati giustiziati il 26 ottobre 2018 nella provincia di Hainan, nella Cina meridionale, per aver prodotto droghe.

Il cittadino malese Prabu N. Pathmanathan è stato impiccato a Singapore nella prigione di Changi all'alba del 26 ottobre 2018 per traffico di droga, ha informato l'avvocato della sua famiglia N. Surendran.

Il capo dell'esercito pakistano il 26 ottobre 2018 ha approvato le condanne a morte di 14 "terroristi" condannati dai tribunali militari per gli attacchi degli ultimi anni che hanno ucciso 19 membri delle forze di sicurezza e tre civili.

Uno studio su più di tre decenni di arresti per omicidio suggerisce che le disparità razziali negli arresti e nelle linee di condotta della polizia introducono un ulteriore livello di pregiudizio nell'applicazione della pena di morte negli Stati Uniti.

Un tribunale di Kushtia il 25 ottobre 2018 ha condannato a morte tre persone per aver ucciso uno studente dopo averlo rapito nel 2011.

Una guardia di sicurezza è stata condannata a morte dall'Alta corte di Shah Alam il 15 ottobre 2018 per l’omicidio di una donna agli arresti domiciliari, commesso tre anni fa.

Sergio D’Elia, Rita Bernardini ed Elisabetta Zamparutti, esponenti di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale, in merito alla notizia della condanna dell’Italia da parte della Corte europea per i diritti dell’uomo per l’applicazione del 41-bis a Bernardo Provenzano fino alla morte, hanno dichiarato:

La Legge sul Controllo degli Stupefacenti del 2018 è stata presentata nel parlamento del Bangladesh la scorsa notte e prevede la condanna a morte o l'ergastolo per il trasporto, produzione, commercio e uso di più di cinque grammi di yaba (metanfetamina) e più di 25 grammi di eroina e cocaina, ha riportato The Daily Star il 23 ottobre 2018.