Una corte d'appello di Sana’a, nello Yemen, il 22 marzo 2020 ha confermato la condanna a morte emessa per motivi religiosi nei confronti di Hamed bin Haydara, un baha’i in prigione dal 2013.

L’associazione Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem apprezza le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha rivolto alle detenute e ai detenuti delle carceri del Nord Est

Un giovane è stato condannato a morte in Iran per aver partecipato alle “proteste di novembre”, ha riportato il 21 marzo 2020 Iran-Human Rights Monitor.

Il presidente siriano Bashar Assad ha concesso un’amnistia e ha ridotto le condanne per tutti i crimini commessi prima del 22 marzo 2020, offrendo allo stesso tempo l'amnistia ai militari disertori a condizione che si presentino nei prossimi mesi.

Un imputato originario di Bulawayo è stato condannato a morte nello Zimbabwe il 20 marzo 2020 dopo essere stato riconosciuto colpevole dello stupro e omicidio di una donna del sobborgo di Cowdray Park.

Il portavoce della magistratura iraniana il 19 marzo 2020 ha dichiarato che il leader supremo Ali Khamenei grazierà circa 10.000 prigionieri, "più della metà dei quali scontano pene detentive legate alla sicurezza".

L'India ha impiccato il 20 marzo 2020 quattro uomini che erano stati condannati per lo stupro e omicidio di una ragazza su un autobus a Nuova Delhi nel 2012, in un caso che ha scioccato il mondo mettendo in evidenza l’alto numero di crimini commessi contro le donne in India.

Il tribunale distrettuale di Sargodha, in Pakistan, il 19 marzo 2020, ha condannato a morte un uomo per l’omicidio di un ispettore dell’Intelligence.

Un uomo è stato condannato a morte il 18 marzo 2020 da un tribunale di Gujranwala, nella provincia pakistana del Punjab, dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio.

Un'Alta Corte dello Stato nigeriano di Lagos, riunitasi nella capitale Ikeja, il 18 marzo 2020 ha condannato a morte un uomo, Muritala Salami, per rapina a mano armata.

Un giapponese che di recente è stato condannato a morte per gli omicidi nel 2016 di 19 disabili mentali in una casa di cura vicino Tokyo ha dichiarato il 18 marzo 2020 che non presenterà appello contro la sentenza.

Il New York Times descrive la situazione attuale nel campo di detenzione di Guantanamo.