Un tribunale penale egiziano ha condannato a morte quattro persone per gli omicidi di tre poliziotti nel 2016 durante un tentativo di rapina nel governatorato di Sharqiya nel Delta del Nilo, ha riportato Ahram Online il 7 dicembre 2019.

Lee Hall, 53 anni, bianco, è stato giustiziato per elettrocuzione in Tennessee il 5 dicembre 2019.

Tre uomini, tra cui due cittadini iraniani, il 6 dicembre 2019 sono stati condannati a morte dall'Alta Corte di George Town, nello stato malese di Peneng, per aver trafficato metanfetamine nel Paese quattro anni fa.

L'Alta Corte di Tokyo il 5 dicembre 2019 ha commutato in ergastolo la condanna a morte che era stata emessa nei confronti di un cittadino peruviano per gli omicidi di sei persone nel 2015 a Kumagaya, nella prefettura di Saitama.

La Corte Suprema indiana il 2 dicembre 2019 ha sospeso l'esecuzione di una condanna a morte emessa in un caso di 23 anni fa, relativo all’esplosione di una bomba su un autobus a Samleti nel distretto di Dausa, in cui morirono 14 persone.

Un tribunale antiterrorismo (ATC) pakistano il 28 novembre 2019 ha condannato a morte in relazione a 22 capi d’accusa un uomo coinvolto nell’attentato esplosivo suicida di Data Darbar.

Un tribunale di Chapainawabganj il 25 novembre 2019 ha condannato a morte tre membri dell’organizzazione fuorilegge islamista Jamaat-ul-Mujahideene (JMB) e altri quattro all’ergastolo per aver ucciso un militante dello stesso gruppo nel 2012.

Il Tribunale Antiterrorismo di Sargodha ha condannato a morte il custode di un santuario, Peer Abdul Waheed, e altri tre imputati per aver ucciso 20 persone, ordinando alla polizia di confiscare le loro proprietà.

Una donna, Somayyeh Shahbazi Jahrouii, è stata impiccata nella prigione di Sepidar il 4 dicembre 2019.

E’ stata emessa una condanna a morte nei confronti di un ufficiale delle Forze di Supporto Rapido dal Tribunale penale di El-Geneina, in Sudan, ha riportato Live Report il 4 dicembre 2019.

Mentre la rivolta in Iran si è estesa a 187 città, sono saliti a oltre 1.000 i morti della repressione dal 15 novembre a oggi, 4.000 i feriti e oltre 12.000 gli arrestati.

Il Botswana il 2 dicembre 2019 ha impiccato un uomo di 44 anni per aver ucciso il suo datore di lavoro, hanno comunicato i servizi penitenziari, nonostante le crescenti critiche da parte dei gruppi per i diritti umani e dell'Unione Europea.