Un funzionario nordcoreano rientrato dalla Cina sarebbe stato giustiziato per essere andato in un bagno pubblico in violazione della sua quarantena per il Coronavirus, ha riportato il 13 febbraio 2020 la testata di news sudcoreana Dong-a Ilbo.

La Camera dei Rappresentanti del Belgio il 13 febbraio 2020 ha approvato all'unanimità il disegno di legge che elimina l'ultimo riferimento alla pena di morte nella legislazione belga.

Un imputato di nome Sun Wenbin è stato condannato a morte il 16 gennaio 2020 dal Tribunale Intermedio del Popolo N°3 di Pechino per aver pugnalato a morte una dottoressa in un ospedale della città il mese scorso.

Il dossier “I volti della repressione” a cura di Nessuno tocchi Caino – Spes contra spem presentato oggi (13 febbraio 2020) al Senato delinea i profili di 23 esponenti del regime iraniano che l’associazione chiede siano inseriti nella lista UE dei soggetti a misure restrittive in ragione delle gravi violazioni dei diritti umani compiute.

Il governatore dello stato nigeriano di Gombe, Alhaji Muhammadu Inuwa Yahaya, il 12 febbraio 2020 ha graziato 31 prigionieri e commutato in 21 anni di reclusione la condanna a morte di un altro detenuto.

Un'alta corte dello stato nigeriano di Ogun, riunitasi a Isabo, Abeokuta, l'11 febbraio 2020 ha condannato all’impiccagione un uomo identificato come Olumide Adekanbi per rapina a mano armata, commessa nella zona Saraki-Adigbe di Abeokuta nel 2016.

Una corte d’appello marocchina l'11 febbraio 2020 ha condannato a morte il principale imputato in un caso di stupro e omicidio di una donna, avvenuti in un quartiere popolare di Rabat la scorsa estate.

CONFERENZA STAMPA

Un’amica di Nessuno tocchi Caino, Daniela Fontana, ci informa di cambiamenti in senso restrittivo nel braccio della morte del Texas.

Un tribunale del Governo Regionale del Kurdistan (KRG) ha emesso condanne a morte contro due terroristi del PKK per l’omicidio del diplomatico turco Osman Köse, avvenuto nella capitale della regione autonoma irachena Irbil nel luglio 2019, ha riportato l’agenzia Rudaw il 10 febbraio 2020.

La Corte Suprema della Thailandia l'11 febbraio 2020 ha confermato la condanna a morte emessa da due tribunali di grado inferiore nei confronti di un ex capo villaggio per l'omicidio di una studentessa, commesso nel distretto di Kamalasai nel 2015.

Una Corte d’Appello di Teheran ha confermato le condanne al carcere per tre attiviste civili riconosciute colpevoli di aver violato le leggi sul velo obbligatorio, riducendo tuttavia le pene da complessivi 55 anni e 6 mesi a 31 anni e 7 mesi, ha riportato Radio Farda il 6 febbraio 2020.