Quindici persone il 20 marzo 2019 sono state condannate all’impiccagione per aver ucciso il businessman dell’abbigliamento Nazrul a Dohar 10 anni fa.
L’Alta Corte di Igbosere, nello Stato nigeriano di Lagos, il 18 marzo 2019 ha condannato a morte Akeem Lawal mediante impiccagione per un’aggressione con rapina.
Secondo fonti di IHR, la mattina del 16 marzo 2019 un prigioniero identificato come Enayatollah Totazehi, 25 anni, è stato giustiziato nel Carcere Centrale di Zahedan con l’accusa di omicidio.
Un tribunale vietnamita ha condannato a morte tre persone e un'altra all'ergastolo per traffico di droga, hanno riportato i media locali il 19 marzo 2019.
Un tribunale iracheno ha condannato all’impiccagione un cittadino belga il 18 marzo 2019 per appartenenza allo Stato Islamico.
Secondo le fonti di Iran Human Rights, un prigioniero è stato impiccato nella prigione centrale di Tabriz la mattina del 12 marzo 2019. IHR ha potuto identificare il prigioniero come Eslam Farsi, 42 anni.
Le autorità bielorusse il 15 marzo 2019 hanno ordinato l'espulsione di un iraniano che si è convertito al cristianesimo ed è ricercato da Teheran per apostasia e omicidio.
Un tribunale giapponese il 15 marzo 2019 ha condannato a morte un uomo di 52 anni per aver ucciso tre uomini nel Giappone occidentale tra il 2010 e il 2011, sebbene due dei tre corpi non siano ancora stati trovati.
Un tribunale indiano il 16 marzo 2019 ha condannato a morte un ex sergente della forza aerea indiana per l'omicidio di un caporale di 27 anni, avvenuto nel febbraio 2017.
L'agenzia di stampa statale iraniana IRNA il 13 marzo 2019 ha riferito che tre uomini sono stati impiccati per le uccisioni di due agenti armati del regime nella prigione di Birjand, nella provincia meridionale del Sud Khorasan.
L'Alta Corte di Sibu, in Malesia, il 14 marzo 2019 ha condannato a morte un uomo di 35 anni dopo averlo dichiarato colpevole di omicidio.
Un tribunale iracheno ha condannato a morte i due rapitori e uccisori dell'ex ambasciatore egiziano Ihab al-Shareef a Baghdad.
Alla c.a. di Volker Turk - Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e Mai Sato - Special Rapporteur sulla situazione dei diritti umani in Iran