16 Gennaio 2023 :
Un noto docente di diritto rischia la condanna a morte in Arabia Saudita per presunti reati come l’aver disposto di un account Twitter e aver usato WhatsApp per condividere notizie considerate "ostili" nei confronti del Regno, secondo documenti del tribunale visionati dal Guardian.
L'arresto del professor Awad Al-Qarni, 65 anni, avvenuto nel settembre 2017, ha rappresentato l'inizio di una repressione contro il dissenso da parte dell'allora nuovo principe ereditario, Mohammed bin Salman.
Dettagli delle accuse mosse contro Al-Qarni sono stati ora condivisi con il Guardian da suo figlio Nasser, che l'anno scorso è fuggito dall’Arabia Saudita e vive nel Regno Unito, dove avrebbe richiesto asilo.
I pubblici ministeri sauditi hanno chiesto la pena di morte per Al-Qarni, tuttavia il tribunale deve ancora emettere una sentenza formale.
Al-Qarni è stato ritratto nei media controllati dal regime di Riad come un pericoloso predicatore, mentre i dissidenti affermano trattarsi di un intellettuale importante e stimato con un forte seguito sui social media, inclusi 2 milioni di follower su Twitter.
Una traduzione delle accuse contro Al-Qarni include "l'ammissione" del professore di aver utilizzato un account a proprio nome (@awadalqarni) e di averlo usato "in ogni occasione... per esprimere le proprie opinioni".
I documenti affermano anche che abbia "ammesso" di aver partecipato a una chat di WhatsApp, inoltre è stato accusato di aver partecipato a video in cui elogiava i Fratelli Musulmani.
Anche il presunto utilizzo di Telegram da parte di Al-Qarni e la creazione di un account Telegram sono stati inclusi nelle accuse.