Il governo sudanese ha espresso disappunto a seguito della decisione di un tribunale del Paese di giustiziare un ragazzo di 15 anni, hanno riportato i media locali.

Un tribunale di Gaibandha il 16 gennaio 2020 ha condannato a morte tre persone per il ruolo svolto nell'uccisione di un giovane nel 2015.

Ncr-iran, il “ramo” femminile della Resistenza iraniana, il 20 gennaio 2020 ha pubblicato la lista delle 106 donne giustiziate da quando, nell’agosto 2013, Hassan Rouhani è stato eletto presidente dell’Iran, incarico confermatogli per un secondo mandato nel maggio 2017.

Due uomini di mezza età, Ganiu Issah e Jamiu Idris, sono stati condannati all’impiccagione per rapina a mano armata da un tribunale di Ado-Ekiti, nello Stato nigeriano di Ekiti, ha riportato il sito Lawyard.ng il 23 gennaio 2020.

La Corte Suprema indiana il 23 gennaio 2020 ha sottolineato che la "finalità" della condanna a morte è estremamente importante e che i condannati non devono avere l'impressione che la condanna a morte rimanga "aperta" e possa essere impugnata in continuazione.

I tribunali indiani hanno emesso 102 condanne a morte nel 2019, oltre il 60% in meno rispetto alle 162 condanne a morte del 2018.

Un tribunale speciale di Kota, nello Stato indiano del Rajasthan, ha condannato a morte un uomo di 45 anni per aver ripetutamente violentato e messa incinta la figlia di 17 anni mentalmente disabile, per poi ucciderla, ha riportato PTI il 21 gennaio 2020.

Un'Alta Corte dello Stato nigeriano di Kano il 20 gennaio 2020 ha condannato all’impiccagione il 22enne Ibrahim Suleiman dopo averlo riconosciuto colpevole di omicidio.

Il Ministero degli Interni dell’Arabia Saudita il 14 gennaio 2020 ha comunicato l’avvenuta decapitazione di Muammar Al-Gheddafi Muhammad Omar Al-Qenawy, cittadino egiziano.

Un tribunale di Brahmanbaria il 6 gennaio 2020 ha condannato a morte quattro persone per aver ucciso un commerciante di Old Dhaka nel 2014.

Alle ore 9.30 di sabato 25 gennaio 2020 la Nazionale Italiana Poeti sara' alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia Roma.

La Corte di Cassazione del Kuwait presieduta dal giudice Ahmad Al-Ajeel ha confermato la decisione della Corte d'Appello di giustiziare un kuwaitiano accusato di aver picchiato e torturato a morte una bambina, ha riportato l’Arab Times il 20 gennaio 2020.