“Con almeno 158 esecuzioni nel 2015, l’Arabia Saudita è il primo Paese-Boia del mondo, se si considera il numero degli abitanti”, secondo Nessuno tocchi Caino, che ha commentato l’esecuzione di massa di 47 prigionieri del 2 gennaio come “un fatto senza precedenti nella storia del Regno Saudita di per sé già mortifera e connotata dalla sistematica violazione delle norme di diritto internazionale, a partire dai processi gravemente iniqui, nel corso dei quali agli imputati spesso non è concesso di avere un avvocato e condanne a morte sono comminate a seguito di confessioni ottenute sotto tortura”.
Leggi tutto