Il governo il 12 luglio 2019 si è mosso verso l’eliminazione della pena di morte nel Paese facendo pubblicare nella Gazzetta un disegno di legge abolizionista non presentato dall’esecutivo, alcune ore dopo che una mozione in tal senso era stata presentata all'Assemblea.
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La Corte Suprema di Taiwan il 10 luglio 2019 ha confermato la condanna a morte di un uomo che avrebbe commesso un incendio doloso alla vigilia del capodanno lunare, uccidendo sei persone, compresi i suoi genitori, e ferendone quattro.
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La Corte Suprema giapponese l’11 luglio 2019 ha confermato la sentenza del 2016 dell'Alta Corte di Hiroshima che aveva respinto l'appello di un 69enne condannato a morte per gli omicidi di cinque persone nel villaggio montano di Shunan, nella prefettura di Yamaguchi, nel luglio 2013.
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Un tribunale della provincia di Liaoning, nella Cina nordorientale, il 9 luglio 2019 ha condannato a morte un uomo per aver ucciso sei bambini e ferito altre 20 persone lanciandosi con l’auto contro un gruppo di bambini che attraversava una strada.
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Un tribunale militare dello stato somalo del Puntland il 17 febbraio 2019 ha condannato a morte 4 giovani uomini per omicidio, e altri tre ne ha condannati a pene pecuniarie per concorso nello stesso fatto.
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La Corte Suprema svedese ha dichiarato il 9 luglio 2019 di rifiutare l'estradizione di un cittadino cinese accusato di crimini economici, dal momento che l'uomo rischierebbe la persecuzione e la pena di morte in Cina.
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Il governo somalo il 10 luglio 2019 ha giustiziato tre uomini di Al-shabab a Mogadiscio per il coinvolgimento nell’attacco a un albergo che causò la morte di almeno 18 persone e il ferimento di altre 48 nell'ottobre 2017, ha riportato Garowe Online.
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