Gli esponenti radicali che avevano invano condotto un lungo sciopero ad oltranza per impedire per il 13° anno consecutivo il “rinvio all’anno del mai” della presentazione e del voto alla 61° Assemblea Generale dell’ONU della Moratoria Universale della pena di morte, tornano alla formula dello “sciopero della fame ad oltranza” da domani. Comincia così il comunicato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito.
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