TAIWAN: SEI CONDANNATI A MORTE GIUSTIZIATI

Il ministro della giustizia di Taiwan, Tseng Yung-fu

22 Aprile 2013 :

sei detenuti nel braccio della morte sono stati giustiziati a Taiwan nelle carceri di Taipei, Taichung, Tainan e Hualien, ha reso noto il Ministero della Giustizia in un comunicato. Le esecuzioni sono state effettuate dopo che il Ministro della Giustizia Tseng Yung-fu ha firmato gli ordini che hanno dato il via libera.
Lin Chin-te è stato giustiziato a Taipei; Chen Jui-chin a Taichung; Chen Tung-jung a Tainan; Chang Pao-hui, Chi Chun-i e Lee Chia-Hsuan nel carcere di Hualien, ha detto il Vice Ministro della Giustizia Chen Ming-tang in una conferenza stampa. Tutti sono stati anestetizzati prima di essere fucilati.
Chen Jui-chin era stato condannato a morte per aver ucciso sei persone per le indennità di assicurazione – i suoi tre figli, due mogli e una terza donna.
Chen Tung-jung era stato condannato per aver dato fuoco a un albergo uccidendo 26 persone nella città di Tainan nel 1985. Era stato latitante per 25 anni prima di essere catturato. Aveva incendiato l'albergo perché un suo amico aveva avuto una piccola lite con un membro del personale.
Chang era stato condannato per aver rapinato e ucciso un uomo e la sua ragazza in un residence nel febbraio 2003. Dopo essere stato catturato, gli investigatori hanno scoperto che aveva anche ucciso la fidanzata nel 2002.
Chi e Lee sono stati condannati per una brutale sparatoria in una casa da tè a Taichung nel 2004. Tre persone erano morte e due rimaste gravemente ferite. I due avevano anche commesso due sequestri di persona prima di essere catturati.
Lin aveva dato fuoco alla casa della sua ragazza a Keelung, nel luglio 2002, uccidendo tre ragazze.
Questa è la quarta volta che una serie di esecuzioni viene effettuata da quando Tseng Yung-fu è diventato Ministro della Giustizia nel 2010, per un totale di 21 condannati a morte giustiziati durante il suo mandato. Taiwan aveva già eseguito sei condanne a morte nel dicembre del 2012, cinque nel 2011 e quattro nel 2010, le prime dopo una pausa che durava dal 2005.
Con le esecuzioni del 19 aprile, il numero dei condannati a morte è sceso a 50, secondo il Ministero della Giustizia.
 

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