RENZI ALL’ONU: NON AGGIUNGIAMO BARBARIE ALLA BARBARIE

Matteo Renzi all'Assemblea Generale Onu

26 Settembre 2014 :

il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo all’Assemblea Generale dell’ONU ha ricordato la presentazione di una nuova risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali e ha affermato: “Mi auguro che il fronte dei Paesi che hanno scelto di sostenerla continui a crescere.  Lo ricordo anche pensando alla mia esperienza di Sindaco della città di Firenze, che per prima ha abolito la pena di morte nel 1786. Era per me Sindaco motivo di orgoglio ogni mattina, salendo le scale di Palazzo Vecchio. Non aggiungiamo barbarie alla barbarie”. Matteo Renzi poi ha partecipato all’incontro "Lontano dalla pena di morte: la leadership nazionale" insieme a Jan Eliasson, Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, al nuovo Alto Commissario per i Diritti Umani, il principe giordano Zeid al Hussein, al Presidente della Mongolia Elbegdorj Tsakhiagiin, al Presidente della Tunisia Moncef Marzouki e al Ministro degli Esteri del Benin Bako Arifari.
Tutti questi paesi hanno recentemente rinunciato alle esecuzioni ed il Presidente della Mongolia T. Elbegdorj ha sottolineato che "la leadership ha fatto la differenza."
Renzi ha detto di essere profondamente convinto che l'abolizione universale della pena capitale sarebbe un risultato fondamentale per la promozione della dignità umana e dei diritti umani in tutto il mondo.
Il Vice-Segretario Generale Jan Eliasson ha invitato gli Stati a dimostrare la loro leadership sulla questione della pena di morte e ha aggiunto che "la pena di morte priva la persona della sua vita ed è incompatibile con il 21° secolo». Nel suo intervento all’evento, l’Alto Commissario per i Diritti Umani Zeid Ra'ad Al Hussein ha detto: “La pena di morte è una sanzione troppo grave nelle mani di esseri umani”. “Certamente, non possiamo arrivare lontano nel 21° secolo, con la pretesa di essere una sempre più evoluta umanità, se continuiamo a praticarla ancora. La sua applicazione deve essere subito sospesa da tutti gli Stati."
 

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