PENNSYLVANIA (USA): ‘NON GIUSTIZIATE L’ASSASSINO DI MIO MARITO’

23 Marzo 2015 :

“Smettetela di cercare di giustiziare l’uomo che ha ucciso mio marito”. Lo ha scritto Mamie Norwood, 78 anni, nera, moglie di Amos Norwood, ucciso l’11 giugno 1984 da Terry Williams.
Il 13 febbraio 2015 il governatore Tom Wolf aveva sospeso l'esecuzione di Williams, che era prevista per il 4 marzo. Wolf aveva detto che non ci sarebbe stata nessuna esecuzione “fino a quando non avrò ricevuto e rivisto i risultati, annunciati a breve, della commissione di studio sulla pena di morte nello stato, e tutte le preoccupazioni lì espresse non avranno ricevuto risposta soddisfacente”.
Contro la decisione del governatore il procuratore distrettuale Seth Williams ha fatto ricorso alla Corte Suprema, ed un deputato repubblicano, Mike Vereb, ha sollecitato una mozione di condanna per l’uso “eccessivo” di potere che il governatore avrebbe fatto. Entrambi nelle loro dichiarazioni pubbliche hanno detto che la decisione del governatore manca di rispetto ai familiari delle vittima di Williams, e provoca ai familiari ulteriore dolore.
La signora Norwood in una lettera che ha reso pubblica oggi ha detto di non aver mai parlato né con il procuratore né con il deputato, e di non gradire che loro parlino a suo nome. “Sono shoccata e turbata dal fatto che voi ed altri politici mi usiate, e diciate cose non vere. Siete voi quelli che mi stanno provocando “ulteriore dolore”... io sono una donna di colore anziana, e sono avvilita che io, i miei sentimenti e i miei desideri veniamo ignorati, e poi falsamente rappresentati da politici che dicono di parlare a nome mio”.
La signora Norwood aveva già preso posizione contro l’esecuzione di Williams. Nel 2012 in una lettera inviata alle autorità aveva detto di avere col tempo perdonato Williams, e che in quanto cristiana non voleva che fosse giustiziato. Il quell’occasione anche 5 dei giurati popolari che nel 1986 avevano votato la condanna a morte avevano chiesto un gesto di clemenza, sostenendo che se all’epoca fossero stati a conoscenza di tutti gli aspetti del caso non lo avrebbero condannato a morte. Questo probabilmente si riferiva ad una circostanza sulla quale Williams ha insistito negli ultimi anni, e cioè di essere stato abusato da pedofili, lasciando intendere che anche Amos Norwood potesse avere a che fare con gli abusi. All’epoca dell’omicidio Williams aveva 18 anni, Norwood 56.
 

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