26 Maggio 2015 :

undici condannati a morte sono stati impiccati per omicidio a Lahore, Faisalabad, Multan, Sargodha, Jhelum, Machh, Gujranwala, Sahiwal e Toba Tek Singh, portando ad almeno 122 il numero totale di esecuzioni da quando il Pakistan ha revocato la moratoria autoimposta sulla pena di morte nel dicembre 2014, dopo il massacro dei Talebani in una scuola a Peshwar.
Due condannati per omicidio sono stati giustiziati nel carcere di Kot Lakhpat a Lahore. Shakeel aveva ucciso un uomo nel 1998, mentre Sher Ali era stato condannato per l'omicidio di due persone nel corso di un conflitto a fuoco nel 2001.
Altri due condannati sono stati giustiziati nella prigione centrale di Faisalabad. Iftikhar Ahmed aveva ucciso a colpi d’arma da fuoco tre persone, tra cui due fratelli, nel corso di una lite nel 2001, mentre Asif Zeb aveva ucciso una persona per inimicizia nel 1998.
Nella prigione centrale di Multan, Rana Faryad è stato giustiziato per aver ucciso suo cugino per futili motivi.
Amjad Ali è stato impiccato nella prigione distrettuale di Sargodha, dopo essere stato riconosciuto colpevole di stupro e omicidio della sua nipotina e dell'uccisione di due giovani testimoni del fatto avvenuto nel 2005.
Il prigioniero Mohammad Afzal è stato inviato al patibolo nel carcere distrettuale di Jhelum per aver ucciso un ufficiale dell’agenzia di spionaggio nel 2003.
Nella prigione centrale di Machh, Muhammed Ibrahim è stato impiccato per aver ucciso Nawabzada Safdar Jogezai nel 2003.
Mohammad Nawaz è stato giustiziato nel carcere centrale di Gujranwala per l'uccisione di un giovane nel 1999.
Nel carcere distrettuale di Sahiwal, Ishaq è stato impiccato per aver ucciso un uomo nel 1994.
Infine, Anwar Ahmed è stato inviato al patibolo nel carcere distrettuale di Toba Tek Singh per aver ucciso il padre, un fratello e quattro nipoti per una questione di proprietà.