11 Marzo 2015 :
la Commissione Giustizia del Parlamento ha approvato 8-0 l’abolizione della pena di morte. Il ddl (LB 268) è stato presentato dal senatore Ernie Chambers, e sostituirebbe la pena di morte con l’ergastolo senza condizionale.Il Nebraska, uno stato al centro degli Usa con 1.700.000 abitanti, è l'unico stato degli USA con un sistema monocamerale.
Chambers, 79 anni, nero, indipendente, in Parlamento quasi senza interruzione dal 1973 ad oggi, ha presentato una proposta di legge abolizionista ogni anno, ddl che, per motivi procedurali, viene messo ai voti di solito ogni due anni. Nel 2014 il ddl venne presentato ma non portato al voto, mentre nel 2013 il ddl passò 7-0 in Commissione ma entrò in stallo nella fase successiva a seguito di una procedura di ostruzionismo.
La volta che Chambers è andato più vicino al successo è stata nel 1979, quando la legge venne approvata 26-22, ma l’allora governatore Charley Thone pose il veto.
Chambers è sempre molto prudente, ed anche quest’anno ha dichiarato che non è in grado di prevedere il voto dell’aula, ma confida nel fatto che in questa sessione del parlamento c’è un’alta percentuale di nuovi eletti, e che tra questi ben 11, tra cui 6 repubblicani, hanno sottoscritto il suo ddl.
Il 4 marzo il parlamento ha ascoltato oltre una dozzina di testimonianze a favore del ddl di Chambers. Tra le persone audite, Tricia Moore, il cui figlio è stato ucciso nel 2013, oggi ha commentato positivamente l’approvazione in Commissione, ed ha ricordato di essere una dei 25 familiari di vittime del Nebraska che la scorsa settimana hanno sottoscritto una lettera ai parlamentari chiedendo l’abolizione della pena di morte.
Elle Hanson, familiare di 3 vittime di omicidio, ha detto che la pena di morte è applicata arbitrariamente: “Voglio condividere con voi il dolore e la rabbia che provo quando sento dei politici che dicono che dobbiamo avere la pena di morte per applicarla ai peggiori tra i peggiori. Questo è un concetto assurdo, posso garantirvi che per ognuno di noi che perde qualcuno, il fatto subito è il peggiore tra i peggiori.”
Jim Davidsaver, capitano della polizia in pensione, così ha testimoniato: “La mia esperienza professionale mi dice che la pena di morte non ci rende più sicuri, anzi al contrario i suoi costi esorbitanti sottraggono risorse ad attività che sarebbero molto più utili per le nostre comunità”. Chambers ha riassunto alla stampa che quest’anno, rispetto agli anni precedenti, i colleghi parlamentari sembrano molto attenti al fatto che la pena di morte è un sistema costoso, che drena molte risorse umane e finanziarie, e produce pochissimi risultati concreti, e che gli sembra che questo concetto stia circolando ampiamente anche tra i repubblicani.
(Fonti: journalstar.com, 09/03/2015)