18 Marzo 2015 :

Cecil Clayton, 74 anni, bianco, è stato giustiziato, 2 ore e mezzo dopo l’orario previsto per attendere l’esito dell’ultimo ricorso davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Clayton era accusato di aver ucciso, il 27 novembre 1996, un poliziotto, Chris Castetter, che aveva risposto ad una chiamata per “lite domestica”. I suoi avvocato hanno insistito fino all’ultimo sul basso quoziente intellettivo dell’uomo, misurato in 71 punti. Secondo la legge del Missouri però, perché una misurazione del quoziente intellettivo possa essere usata in tribunale deve essere stata effettuata prima che l’imputato abbia compiuto 18 anni. Nel caso di Clayton invece era dovuto ad un danno cerebrale dopo un incidente sul posto del lavoro nel 1972, quando una scheggia di legno penetrò il cranio, ed una operazione chirurgica rimosse il 20% del lobo frontale, zona del cervello che secondo gli scienziati sovrintende al controllo degli impulsi e al giudizio.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il ricorso su questo punto, mentre 4 giudici erano disposti a concedere un rinvio su un altro punto del ricorso che criticava la segretezza con cui lo stato copre l’approvvigionamento del Pentobarbital usato per le esecuzioni. L’esecuzione di Clayton è durata 8 minuti, apparentemente senza problemi.
Clayton diventa il 2° giustiziato di quest’anno in Missouri, l’82° da quando il Missouri ha ripreso le esecuzioni nel 1989, il 10° dell’anno negli Usa, e il n° 1404 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.