03 Dicembre 2014 :

il governo indiano ha approvato un disegno di legge che prevede punizioni severe, inclusa la pena di morte, per i dirottamenti aerei, per cui lo stesso governo ritirerà ora il ddl Emendamento Anti-dirottamento 2010 e introdurrà la nuova legislazione.
Il Consiglio dei Ministri presieduto dal primo ministro Narendra Modi ha approvato l’introduzione del ddl Anti-dirottamento 2014, è scritto in un comunicato ufficiale. La legge attuale, la Legge Anti-dirottamento 1982, è stata modificato l'ultima volta nel 1994. Il gabinetto ha inoltre deciso di ratificare il Protocollo di Pechino 2010 dell’Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (ICAO), un organismo Onu, già firmato dall’India. In considerazione delle minacce crescenti, il ddl propone di modificare la Legge Anti-dirottamento  1982, e aumentare la sua portata includendo la pena di morte per il reato di dirottamento, che attualmente prevede l’ergastolo e una multa.
Il ddl darebbe anche strumenti alle agenzie competenti e alle forze di sicurezza per bloccare un aeromobile o impedire il suo decollo e permetterebbe all’Aviazione militare indiana di intercettare un aereo dirottato e costringerlo ad atterrare.
Un aereo ostile potrebbe anche essere abbattuto se vi è evidenza che potrebbe essere utilizzato come missile per colpire un'installazione vitale.
La legislazione prevede che chiunque, da solo o di concerto con gli altri, commetta atti come il sequestro o il controllo di un aeromobile con la forza o qualsiasi forma di intimidazione venga considerato responsabile del reato di dirottamento.
Nella sua relazione, la Commissione Permanente per i Trasporti, il Turismo e la Cultura ha approvato la disposizione che prevede la condanna capitale di correi e cospiratori che commettono un atto definito come dirottamento.
Tuttavia ha anche osservato che se la pena di morte viene comminata per tutti i reati di dirottamento, allora verrebbe meno la possibilità di negoziare o accordarsi per salvare la vita dei passeggeri.
Si è anche interrogata sulla funzione della pena di morte come deterrente per dirottatori in missione suicida.