12 Agosto 2016 :
dopo oltre cinque anni è stato convocato finalmente il 40° Congresso straordinario del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. A Roma dalle ore 14 di giovedì 1 a sabato 3 settembre presso il penitenziario di Rebibbia (qui le info per partecipare). Lo ha deciso un terzo degli iscritti da almeno sei mesi al Partito come previsto dallo Statuto di uno dei più vecchi partiti della Repubblica e divenuto transnazionale grazie ad una geniale intuizione e scelta del leader storico Marco Pannella.È anche per omaggiare il fondatore e leader dell'odierno Partito Radicale, oltre che di Nessuno tocchi Caino, che l'evento si terrà presso il carcere di Rebibbia. Un luogo simbolo delle lotte pannelliane per la giustizia, l'amnistia, lo stato di diritto e il diritto umano alla conoscenza. Ma la scelta del luogo appare anche una scelta di obiettivi politici per l'immediato futuro: proseguire le battaglie di Marco Pannella.
Seguire il sentiero tracciato dal leader radicale e tradurre in azione transnazionale la visione del diritto alla conoscenza come diritto umano da conquistare per tutti e ovunque.
Una sfida da mozzare il fiato che, però, non consentirà ai congressisti, proprio perché transnazionali, di tralasciare questioni "vecchie" ma sempre attuali che si ripresentano sotto nuove vesti.
Fondamentalismi, guerre, proibizionismi, degenerazione delle cosiddette “democrazie” in “democrazie reali”, perdurante illusione della sovranità assoluta nazionale, cancellazione sistematica di diritti umani storicamente acquisiti.
Davanti all'apparente e reale regressione del diritto e dei diritti acquisiti, minacciati da una nuova guerra globale perpetrata contro la libertà del singolo e di interi popoli gli strumenti a disposizione da rilanciare sono sempre gli stessi. Nonviolenza, affermazione universale dei diritti umani, federalismo europeo e mondiale, lotta ai proibizionismi, alla pena di morte, tutela dei popoli oppressi.
Tutti questi obiettivi, e tanti altri, possono essere conquistati grazie all'affermazione del diritto universale alla conoscenza quale diritto umano "naturale". Senza l'affermazione del diritto umano alla conoscenza tutte queste lotte rischiano di fallire.