08 Luglio 2024 :
Secondo i media, Sharifeh Mohammadi, prigioniera politica e attivista sindacale della "Libera Unione dei Lavoratori Iraniani" nel carcere di Lakan a Rasht, è stata ingiustamente accusata di "bagh-ye" (ribellione) dal giudice Ahmad Darvish-Goftar del tribunale rivoluzionario di Rasht. Questa accusa inventata comporta la pena di morte secondo le leggi religiose del regime.
Sharifeh Mohammadi ha subito prolungate torture fisiche e psicologiche da parte del Ministero dell'Intelligence per costringerla a confessare. È stata inoltre privata delle visite della sua famiglia e del suo bambino.
Il Comitato delle donne del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana chiede la condanna internazionale delle condanne a morte emesse dalla magistratura del regime, in particolare quelle contro le donne nel regime clericale misogino. Esorta i sostenitori dei diritti umani e delle donne, in particolare il Relatore Speciale sui diritti umani in Iran e il Relatore sulla violenza contro le donne, ad agire immediatamente per il rilascio di Sharifeh Mohammadi.