gli uffici di Baghdad del primo ministro Ibrahim al-Jaafari sarebbero stati invasi da telegrammi di sostegno alla decisione del Governo di ripristinare la pena di morte per i responsabili di azioni terroristiche.

un giovane identificato solo come Akbar M. è stato impiccato in pubblico nella città meridionale di Ahwaz.

sette persone sono state condannate a morte per l’omicidio di tre membri di una stessa famiglia, al termine di un processo per direttissima svoltosi a Tirupattur.

La polizia cinese deve cessare l’uso di metodi illegali per costringere i sospettati a confessare, ha detto il vice-direttore della Procura Suprema del Popolo, Qiu Xueqiang, in occasione del meeting nazionale dei procuratori, tenutosi a Pechino.

la Corte Costituzionale ha ordinato che le condanne capitali degli ultimi prigionieri del braccio della morte sudafricano debbano essere sostituite con pene detentive.

sedici persone hanno perso l’appello presentato contro le condanne a morte emesse nel più grande caso di traffico di droga in Vietnam, ha detto un funzionario di corte della città di Ho Chi Minh.

Tahassin Ali Mutar Janabi, capitano dell’esercito iracheno in servizio durante la dittatura di Saddam Hussein, è stato condannato a morte per aver ucciso poliziotti e soldati nell’area meridionale di Baghdad conosciuta come il Triangolo della Morte.

Si è svolta a Roma la manifestazione indetta dall’Associazione Donne Marocchine in Italia e da Nessuno tocchi Caino per salvare Majda Mustapha Mahir, una cittadina marocchina di 40 anni condannata a morte in Arabia Saudita con l’accusa di aver ucciso sette anni fa il marito e che rischiava un’imminente decapitazione in Arabia Saudita.

Taj Mohammad e Mohammad Omar sono stati fucilati nel distretto di Orakzai, per ordine del locale consiglio tribale.

E’ incostituzionale tenere un imputato in catene davanti alla giuria che deve decidere se condannarlo o meno a morte.

Nessuno tocchi Caino e l’Associazione delle Donne Marocchine in Italia hanno confermato la fiaccolata prevista per oggi, giovedì 26 maggio alle ore 19.00, davanti all’ambasciata del Regno dell’Arabia Saudita in Via G.B. Pergolesi, 9.

la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l’appello di Jose Medellin, cittadino messicano condannato a morte in Texas, dal momento che la Casa Bianca – lo scorso marzo - ha ordinato alle corti statali di esaminare i ricorsi di 51 cittadini messicani detenuti nei bracci della morte di diversi stati dell’Unione.