15 Novembre 2024 :
11/11/2024 - USA. Trump vuole espandere la pena di morte
Agli stupratori di bambini, agli immigrati che uccidono cittadini statunitensi, ai trafficanti di esseri umani e agli spacciatori di droga
Il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato durante la sua campagna elettorale di voler estendere la pena di morte agli stupratori di bambini, agli immigrati che uccidono cittadini statunitensi e agenti di polizia, ai trafficanti di esseri umani e agli spacciatori di droga.
Nel 2008 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito per 5-4 che è incostituzionale imporre la pena di morte per lo stupro di un bambino che non ne provoca la morte.
Da allora, la Florida e il Tennessee hanno approvato leggi che autorizzano la pena di morte per gli stupratori di bambini. I sostenitori di queste leggi confidano che una nuova composizione della Corte Suprema, più “conservatrice”, porti al ribaltamento della sentenza del 2008 “Kennedy v. Louisiana”.
Nei sei mesi prima che Trump lasciasse il suo incarico, il governo federale ha giustiziato 13 detenuti, tra cui l'unica donna nel braccio della morte federale. Sono tra i 16 detenuti federali giustiziati da quando la pena di morte è stata ripristinata nel 1988.
Dopo l'insediamento del presidente Joe Biden, il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha annunciato una moratoria sulle esecuzioni per esaminare i cambiamenti dell'amministrazione Trump. Per quanto le 13 esecuzioni “sotto Trump” siano state tutte compiute per iniezione letale, il nuovo protocollo approvato sotto la sua amministrazione prevedeva che potessero essere utilizzati anche l’elettrocuzione, il gas azoto, il plotone d'esecuzione o l’iniezione letale con un singolo farmaco, il pentobarbital. 40 detenuti federali sono attualmente nel braccio della morte, secondo le statistiche del Death Penalty Information Center.
Molte associazioni stanno sollecitando Biden a commutare le sentenze di tutti i detenuti del braccio della morte federale, in modo che Trump non “trovi” nessuno da far giustiziare, e debba eventualmente attendere che vadano definitive nuove condanne a morte federali, un iter che di solito richiede diversi anni.