06 Marzo 2021 :
Corte d'appello federale ripristina la condanna a morte di Melissa Lucio.
Continuando un modello senza precedenti di sentenze avverse ai detenuti del braccio della morte del Texas, la Corte d'appello del Quinto Circuito ha ripristinato il verdetto di colpevolezza e la condanna a morte di una madre condannata per aver ucciso la figlia di due anni in quella che, la difesa ha sostenuto, è stata in realtà una caduta accidentale.
La corte d’appello federale, nella sua composizione standard (3 giudici), il 29 luglio 2019 (vedi) aveva annullato all’unanimità il verdetto di colpevolezza di Melissa Elizabeth Lucio.
Lucio, che ora ha 52 anni, ispanica, era stata condannata a morte il 9 luglio 2008 (vedi) con l’accusa di aver percosso a morte, il 17 febbraio 2007, la propria figlia di due anni, Mariah Alvarez. La donna, madre di altri 13 figli, durante un lunghissimo interrogatorio aveva ammesso di aver qualche volta “sculacciato” la bambina, ma mai di averla maltrattata, e che la morte della bambina era dovuta ad un incidente. Quando la polizia ha minacciato di arrestare il marito, Roberto Antonio Alvarez, la donna avrebbe detto “no, lui non c’entra niente, la responsabilità è mia”. La Corte aveva annullato non solo la condanna a morte ma anche il verdetto di colpevolezza perché alla difesa non era stato consentito di far testimoniare uno psicologo che avrebbe dovuto spiegare che il carattere remissivo della donna, maltrattata dal marito, la portava sempre a prendersi la responsabilità di qualsiasi cosa avvenisse in casa. La pubblica accusa si oppose, e la corte accettò l’opposizione, in base ad un sillogismo che oggi la Corte d’Appello ha bollato come “assolutamente illogico”, ossia che poiché la donna non aveva confessato di aver fatto intenzionalmente del male alla bambina, era inutile ascoltare lo psicologo che avrebbe dovuto spiegare i motivi di una confessione che non c’era stata. Inoltre la Corte d’appello aveva preso atto di una nuova perizia medica che dichiarava che le lesioni sulla bambina sarebbero più compatibili con una caduta dalle scale che con delle percosse. La pubblica accusa ha fatto ricorso, chiedendo che il caso venisse riesaminato dal plenum, che oggi, con un voto 10-7, ha annullato l’annullamento. La sentenza è motivata sostanzialmente con questioni procedurali riguardanti i termini con cui era stata aggiunta la testimonianza favorevole alla Lucio.