USA - Pennsylvania. La Corte Suprema di stato ha confermato l’annullamento della condanna a morte di Terrance (Terry) Williams

24 Agosto 2017 :

La Corte Suprema di stato ha confermato l’annullamento della condanna a morte di Terrance (Terry) Williams, 51 anni, nero. In realtà la Corte ha votato 2-2, ma in caso di parità prevale la scelta favorevole all’imputato. La Corte di solito è composta da 7 giudici, ma in questo caso 3 giudici si sono ricusati avendo partecipato al ricorso precedente dell’imputato, che era stato respinto. Dopo quel respingimento, il 9 giugno 2016 (vedi) la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva annullato la decisione della Corte di stato, e oggi la Corte di stato, seguendo le line guida imposte dalla Corte maggiore, è tornata sui suoi passi ed ha confermato l’annullamento che era stato disposto nel 2012 dalla giudice Maria Teresa Sarmina della Philadelphia County. Al centro della lunga serie di ricorsi c’era Ronald Castille, che negli anni ’80 era il procuratore distrettuale che aveva chiesto la pena di morte per Williams. Castille in seguito diventò giudice della Corte Suprema di stato, e quando venne il momento di valutare un ricorso di Williams omise di ricusarsi. Tra l’altro il caso che all’epoca era davanti alla Corte Suprema di stato proveniva da una corte inferiore che aveva annullato la condanna a morte proprio per condotta irregolare della pubblica accusa. Williams era stato condannato a morte il 1° luglio 19887 con l’accusa di aver ucciso, l’11 giugno 1984, Amos Norwood, 56 anni. La dataq di nascita di Williams non è mai stata fissata con precisione, ma all’epoca dell’omicidio Williams aveva poco meno o poco più di 18 anni. Il “comportamento scorretto della pubblica accusa” a cui faceva riferimento la sentenza della giudice Sarmina, e di conseguenza anche la sentenza odierna, era il fatto alla giuria popolare era stato tenuto nascosto che la vittima dell’omicidio, Norwood, era probabilmente un pedofilo che aveva molestato Williams da quando Wiliams aveva 6 anni. Quando il fatto venne reso noto, 360.000 persone firmarono una petizione on line, e la Attorney General della Pennsylvania Linda Kelly si era espressa a favore di un provvedimento di clemenza. 5 giurati popolari firmarono dichiarazioni formali in cui asserirono che se fossero stati a conoscenza della circostanza, e anche del fatto che altri minori in seguito sostennero di essere stati abusati da Norwood, non avrebbero votato per la condanna a morte.

 

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