USA - Oklahoma. Oggi la Corte Suprema degli Stati Uniti ha tenuto l’udienza pubblica nel caso Glossip v. Gross contro l'uso del Midazolam

30 Aprile 2015 :

Oggi la Corte Suprema degli Stati Uniti ha tenuto l’udienza pubblica nel caso Glossip v. Gross, ossia il ricorso di un gruppo di condannati a morte dell’Oklahoma che contestano l’efficacia del Midazolam come primo dei tre farmaci nel protocollo di iniezione letale dell’Oklahoma. Poiché il Midazolam è utilizzato anche in altri stati (Alabama, Florida, Kentucky, Louisiana, Oklahoma e Virginia), questo ricorso, secondo molti osservatori, è uno dei più importanti degli ultimi anni sul tema della pena di morte. Il 23 gennaio la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva accettato di discutere il ricorso Glossip v. Gross (No. 14-7955). Secondo i ricorrenti, il Midazolam non garantirebbe la sedazione sufficiente e necessaria per garantire che il dolore provocato dai 2 farmaci mortali iniettati di seguito non sia percepito dal condannato. Di fatto il Midazolam è stato al centro di 3 esecuzioni “difettose”, quella di McGuire in Ohio il 16 gennaio 2014 (vedi), quella di Clayton Lockett in Oklahoma del 29 aprile 2014 (vedi) e quella di Joseph Wood in Arizona il 23 luglio 2014 (vedi). Oggi i giudici hanno ascoltato e interrogato le due parti, con i giudici più conservatori più propensi a respingere il ricorso, e quelli più liberali ad accettarlo. La giudice Elena Kagan ad esempio ha definito l’effetto del terzo farmaco, il cloruro di potassio, come “eesere bruciati vivi”. “Supponete che noi diciamo che vi bruceremo su una pira, ma prima di farlo vi daremo un anestetico del quale però non conosciamo minimamente né le proprietà ne gli effetti”. Per i giudici conservatori invece si tratta di un ricorso strumentale che altro non è che un attacco al concetto stesso di pena di morte. È previsto che la Corte renda nota la sua decisione entro giugno, quando scade la sessione corrente.
 

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