02 Ottobre 2021 :
L’accusa ha ritirato tutte le accuse contro Sherwood Brown, che il 24 agosto è stato scarcerato. Era stato condannato a morte nel 1995. 186° "esonerato" dal 1973.
Il DPIC ha pubblicato la notizia il 30 settembre. Brown, che oggi ha 53 anni, nero, era stato accusato di aver ucciso, il 7 gennaio 1993, una ragazzina di 13 anni, Evangela Boyd, e la madre e la nonna della giovane, Verline Boyd, 48 anni, e Betty Boyd. Brown fu condannato a morte per il primo omicidio, e all’ergastolo per gli altri 2. Il 26 ottobre 2016 (vedi) la Corte Suprema di Stato aveva annullato il verdetto di colpevolezza. Come NtC aveva riportato, diversi commentatori avevano definito quella sentenza “straordinaria e rara”, in quanto di solito la Corte Suprema rimanda il caso alla Corte d’Appello perché riesamini il ricorso dell’imputato. Invece la Corte aveva annullato sia il verdetto di colpevolezza che la condanna a morte, e aveva rimandato il caso direttamente alla DeSoto County Circuit Court perché il processo venisse ripetuto. La Corte Suprema aveva riconosciuto che nel processo del 1995 contro Brown erano state usate prove biologiche in seguito smentite da nuove analisi del Dna, e testimonianze di esperti forensi in seguiti rivelatesi “forzate”.
Il 24 agosto 2021, il giudice dellaDeSoto County, Jimmy McClure, ha ratificato una mozione dell'accusa per archiviare le accuse contro Brown (nella foto dopo il suo rilascio), che è stato rilasciato più tardi quel giorno dopo aver trascorso un totale di 28 anni in prigione, di cui 22 anni nel braccio della morte, e altri 4 anni nella prigione della contea con la prospettiva di un nuovo processo capitale.
"Siamo estremamente grati di vedere Sherwood uscire di prigione da uomo libero", ha affermato John R. Lane, dello studio legale Fish & Richardson, che ha difeso Brown pro bono. “Dopo tutto questo tempo, non abbiamo mai perso la speranza e siamo soddisfatti che finalmente sia stata fatta giustizia”. Brown è stato anche rappresentato pro bono dal co-consulente del Mississippi Innocence Project e dallo studio legale Weil, Gotshal & Manges.
Le prove portate contro Brown al processo del 1995 si basavano in parte sostanziale su testimonianze di esperti forensi in seguito rivelatesi “forzate” quando non false, e sulla testimonianza di un detenuto/informatore che aveva dichiarato che Brown gli avesse confessato gli omicidi.
I pubblici ministeri avevano sostenuto che il sangue trovato sulla suola di una delle scarpe di Brown proveniva dalle vittime e due analisti forensi di segni di morsi avevano affermato falsamente che un taglio sul polso di Brown era un segno di morsi che corrispondeva al modello del morso della ragazza.
Le prove del DNA che dopo il processo i difensori sono riusciti a far effettuare hanno indicato che le impronte insanguinate dentro e intorno alla scena del delitto contenevano solo DNA femminile, e la macchia di sangue sulla scarpa di Brown conteneva solo DNA maschile. Il test del DNA su un tampone di saliva di Evangela Boyd non conteneva il DNA di Brown, confutando l'affermazione secondo cui la ragazza aveva morso Brown. I test del DNA sul kit di aggressione sessuale raccolto durante l'autopsia non hanno trovato DNA di Brown, ma hanno mostrato che i peli pubici di Evangela Boyd e il suo reggiseno contenevano DNA di maschi non identificati. Uno scienziato forense del Mississippi Crime Laboratory ha scoperto che nessuna delle prove sui capelli recuperate dai vestiti e dai corpi delle vittime aveva caratteristiche microscopiche simili ai capelli di Brown, e un analista di impronte digitali del laboratorio ha scoperto che nessuna delle impronte digitali trovate sulla scena apparteneva a Brown.
Nonostante le nuove prove tutte favorevoli a Brown, l’uomo è rimasto in custodia mentre i pubblici ministeri cercavano di istruire un nuovo processo. Dopo l’annullamento del 2016, altri quattro laboratori hanno ripetuto i test del DNA, sempre confermando i risultati favorevoli a Brown. Alla fine, la pubblica accusa ha comunicato che non aveva intenzione di perseguire nuovamente Brown, ed ha chiesto l’archiviazione del caso.
Brown è il centesimo afroamericano negli Stati Uniti dal 1973 ad essere prosciolto (esonerato) dopo una condanna a morte. Secondo i dati raccolti dal Death Penalty Information Center, dal 1973 ad oggi sono 186 le persone che sono state condannate a morte ingiustamente, sette nel Mississippi. Brown è il terzo ex condannato a morte del Mississippi esonerato nell'ultimo anno. Curtis Flowers è stato esonerato il 4 settembre 2020 (vedi) e Eddie Lee Howard è stato esonerato l'8 gennaio 2021