08 Agosto 2018 :
Una Corte Marziale dell’Aeronautica ha condannato Andrew Witt, 36 anni, bianco, all’ergastolo senza condizionale. Witt era stato condannato a morte il 13 ottobre 2005 (vedi) dopo che Witt aveva ammesso di aver ucciso un collega, Andrew Schliepsiek, e la moglie Jamie, il 5 luglio 2004 nella base aerea di Robins dopo un contrasto nato per motivi di gelosia. All’epoca si era trattato della prima condanna a morte emessa contro un membro dell’Air Force dal 1992. Il 9 agosto 2013 (vedi) la Corte d’Appello dell’Air Force, riunita in numero di 5 giudici, aveva votato 3-2 l’annullamento della condanna a morte “perché i difensori non avrebbero adeguatamente illustrato 3 circostanze che avrebbero potuto costituire una attenuante per l’imputato”. Successivamente (30 giugno 2014) il plenum della Corte d’Appello dell’Air Force aveva annullato la decisione precedente. Il 19 luglio 2016 (vedi) la Corte delle Forze Armate, che è una corte composta da civili che funge da corte d’appello di massimo grado per tutte le Corti militari (Aereonautica, Esercito e Marina) ha rilevato una serie di gravi irregolarità nella sentenza del plenum, ed ha ordinato che la fase di sentenza venga ripetuta. La sentenza non è entrata nel merito del reato attribuito a Witt, che del resto la difesa di Witt contesta solo nella mancanza di premeditazione. Con l’uscita di Witt, rimangono solo 4 uomini nel braccio della morte militare. L’ultima esecuzione a seguito di una condanna a morte militare risale al 1961. Anche in caso di condanne a morte confermate, è una specie di tradizione non scritta che il Presidente non solleciti né firmi un mandato di esecuzione, come fosse un riconoscimento del servizio comunque reso dai “veterani” alla nazione.