29 Aprile 2020 :
Nominato nuovo avvocato per Ramzi bin al-Shibh a Guantanamo: è David Bruck.
David Isaac Bruck, 70 anni, bianco, canadese-americano è stato scelto dal Brigadiere Generale di Marina (generale a una stella) John Baker, che ha l’incarico di coordinatore degli avvocati difensori davanti alle corti marziali. A Guantanamo da molti anni sono in corso le fasi preliminari di due processi contro membri di Al-Qaeda per l’attentato al Cacciatorpediniere USS Cole del 2000 e gli attentati dell’11 settembre 2001.
Bruck è descritto come un pioniere nella comunità degli avvocati difensori della pena di morte.
Bruck rappresenterà Ramzi bin al-Shibh, uno yemenita, 1 dei 5 uomini accusati di aver pianificato gli attacchi dell'11 settembre 2001 che, usando 4 aerei dirottati, causarono quasi 3000 vittime. Bruck ha gestito diversi casi di pena capitale di alto profilo, tra cui quello di Dylann Roof, che ha ucciso nove fedeli di colore nel South Carolina nel giugno 2015; Dzhokhar Tsarnaev, il sopravvissuto tra i due fratelli che hanno effettuato l'attentato dinamitardo alla Maratona di Boston nel 2013; e Susan Smith, una madre del South Carolina che ha annegato i suoi 2 figli nel 1994. Roof e Tsarnaev sono nel braccio della morte federale.
Bruck, che non è mai stato alla base della Marina nella baia di Guantanamo e non ha mai difeso in un tribunale militare, non ha ancora incontrato o parlato con bin al-Shibh, il più instabile degli imputati nel caso capitale il cui imputato principale è Khalid Shaikh Mohammed. Il signor bin al-Shibh è detenuto nel cosiddetto “Campo 7”, una sezione del Campo di Detenzione di Guantanamo (per una breve descrizione vedi NtC del 15/03/2020) dove non sono state attivate modalità di colloquio a distanza (videochiamata o telefono) tra difensori e imputati.
Il generale Baker ha detto di aver scelto Bruck lunedì per succedere a James P. Harrington, 75 anni, che ha rappresentato bin al-Shibh dal maggio 2012 e sta lasciando il caso per motivi di salute.
Per legge, ogni imputato accusato in un caso di pena di morte presso le corti marziali (“military commissions”) di Guantanamo ha diritto a un avvocato “qualificato”, ossia che abbia già esperienza di processi capitali. La retribuzione di questi avvocati è parametrata a quella degli avvocati d’ufficio nei casi federali, ed è di 195 dollari l’ora. La nomina di Bruck, ora, salendo la scala gerarchica, dovrà essere approvata dal capo dell’Office of the Convening Authorithy, Christian L. Reismeier, un ammiraglio a una stella in pensione che dal maggio 2019 ricopre questo incarico civile di coordinamento delle attività delle corti marziali a Guantanamo.
Ma gli ostacoli al processo non sono finiti.
Il giudice militare che presiede il caso, il colonnello dell’Aereonautica W. Shane Cohen, ha annunciato che si ritirerà dal servizio militare (vedi NtC 25/03/2020). In un memorandum datato 17 marzo 2020 Cohen ha comunicato che le sue dimissioni saranno effettive il 1° luglio 2020, e l’ultimo giorno di servizio attivo come giudice militare sarà il 24 aprile. Quando Cohen è stato nominato nel giugno 2019, era diventato il terzo giudice dal 2012 a presiedere il caso. Il pensionamento di Cohen rende improbabile che il processo, che nella fase di dibattimento dovrebbe durare da nove mesi a un anno, possa iniziare come attualmente previsto l'11 gennaio 2021. Cohen stava conducendo audizioni su una mozione della difesa per escludere dichiarazioni fatte dai cinque imputati nel 2007 durante gli interrogatori in siti segreti della CIA dove venivano utilizzati il waterboarding e altre tecniche di tortura. Un marinaio della base navale di Guantanamo è recentemente risultato positivo al COVID-19, e gli avvocati della difesa, se vogliono incontrare i propri assistiti, devono prima rimanere in isolamento in alloggi speciali per due settimane. Questo ritarderà ulteriormente la fase preliminare del processo. Il nuovo giudice che verrà nominato (al momento non ci sono indiscrezioni) dovrà leggere più di 33.000 pagine di trascrizioni e centinaia di documenti legali, incluse numerose istanze ancora pendenti.
La partenza del colonnello Cohen lascia irrisolta la questione se bin al-Shibh debba essere processato separatamente in un secondo momento a causa del tempo considerevole di cui avrà bisogno il suo nuovo avvocato per preparare il processo.
Il generale Baker ha osservato che, sebbene Bruck abbia accettato di rappresentare bin al-Shibh, avrà bisogno di "tempo significativo per mettersi al passo con sette anni di controversie" Ha citato centinaia di mozioni legali, decine di migliaia di pagine di trascrizioni e centinaia di migliaia di pagine di potenziali prove processuali.
Nella comunità degli avvocati “capitali”, Bruck è ampiamente noto per aver discusso il caso “Skipper v. South Carolina” davanti alla Corte Suprema nel 1986. Da quella sentenza, considerata un punto di riferimento, deriva che i difensori possono portare in aula testimonianze sul comportamento carcerario del detenuto dopo l’arresto, e valutazioni di psicologi e agenti penitenziari per contrastare il concetto di “pericolosità futura” dell’imputato, che è uno degli argomenti utilizzati solitamente per chiedere una condanna a morte.
L’argomentazione potrebbe tornare molto attuale, visto che già alcuni difensori in questo processo hanno sostenuto che i loro assistiti hanno riportato danni permanenti, anche mentali, dagli anni di tortura a cui sono stati sottoposti dalla Cia prima di essere trasferiti a Guantanamo nel 2006, che oggi non rappresenterebbero un pericolo per nessuno se fossero condannati all’ergastolo.
Le prossime udienze preliminari sono previste per la fine di luglio, dopo il Ramadan.