28 Febbraio 2020 :
Il giudice militare Lanny J. Acosta Jr. propone di iniziare il processo a Guantanamo contro Abd al-Rahim al-Nashiri nel febbraio 2022. Abd al-Rahim al-Nashiri, 55 anni, saudita, è accusato di aver organizzato, per conto di al-Qaeda, l’attentato suicida, nel mare dello Yemen, alla nave USS Cole che il 12 ottobre 2000 causò la morte di 17 militari americani, e il ferimento di altri 40. Nashiri è stato catturato a Dubai nel novembre 2002, e tenuto per quattro anni nelle cosiddette “prigioni segrete della Cia” in Afghanistan, Tailandia, Polonia, Marocco e Romania. Dal 2006 è detenuto a Guantanamo, la nota base della marina militare statunitense situata all’estremità sud-est dell’isola di Cuba, base che gli Usa ottennero nel 1903 in “concessione perpetua” dalle autorità locali per l’appoggio Usa a Cuba nella Guerra Ispano-Americana, al termine della quale Cuba ottenne l’indipendenza dalla Spagna. Le accuse contro Nashiri sono state formalizzate nel novembre 2011 ma da allora il processo non ha mai superato le fasi preliminari. Il colonnello Acosta, da poco subentrato nell’incarico, ha comunicato alle parti un suo ordine di quattro pagine che stabilisce una serie di termini che, nell’arco dei prossimi due anni, dovrebbe portare alla risoluzione delle controversie preliminari. Ha dato tempo a procuratori ed avvocati difensori fino al 31 marzo per commenti. Nashiri è accusato di omicidio in violazione della legge di guerra, terrorismo e altri crimini di guerra per l'attacco al cacciatorpediniere che venne portato a termine da 2 kamikaze che, con un motoscafo carico di esplosivo, si schiantaro sulla fiancata del cacciatorpediniere Cole durante una sosta di rifornimento di routine nel porto di Aden, in Yemen. L'anno scorso (vedi 16/04/2019), la corte d’appello federale che supervisiona i processi militari a Guantanamo aveva annullato gli atti degli ultimi anni del processo. La U.S. Court of Appeals for the District of Columbia Circuit, con sede a Washington, aveva deciso all’unanimità che tutte le ordinanze emesse dal giudice che presiedeva la corte marziale, il colonnello Vance Spath, nel periodo che andava dal 19 novembre 2015 fino alla data delle sue dimissioni nel 2018 dovevano essere annullate perché emesse in “conflitto di interessi”. Il colonnello Spath infatti non si sarebbe dimesso dalla corte marziale per andare in pensione, ma per passare ad altro incarico, e per la precisione per diventare “giudice dell’immigrazione”. La corte federale ha ritenuto che a partire dalla data in cui Spath ha presentato domanda di assunzione al Department of Justice (il ministero della giustizia statunitense), che è l’autorità che muove le accuse a Al-Nashiri, e nella figura del Procuratore Generale (Attorney General) ne chiede la condanna a morte, Spath si era venuto a trovare in conflitto d’interessi. Il fatto è considerato ancora più rilevante perché Spath non aveva reso nota la sua intenzione di lasciare l’amministrazione militare e passare all’amministrazione civile.